Il primo sguardo tra quattro persone che non avrebbero dovuto incontrarsi
Jeanne compie diciassette anni e parte con il padre. Come ogni anno, per festeggiare da qualche parte nel mondo e stavolta sarà nell’isoletta svedese Styrso. Perché proprio lì? Perché il papà (il sempre verissimo e umanissimo Jean-Pierre Darroussin) è convinto di trovare da qualche parte tracce di un perduto tesoro vichingo, il metal detector che porta con sé serve a questo ed è essenziale. Non solo per lui ma per lo spettatore che, da subito, può rendersi conto di che cosa si sta parlando in questo Les grandes personnes presentato nella Semaine allo scorso Festival di Cannes ed ora in arrivo sui nostro schermi col titolo Il viaggio di Jeanne. Titolo che ulteriormente chiarisce la storia e le intenzioni di quest’ opera d’esordio scritta e diretta da Anna Novion, storia di formazione lunga un viaggio con l’aggravante che, trattandosi di opera prima, la prevedibilità era in agguato. Ma, appunto, il papà partito in cerca del tesoro vichingo ci suggerisce anche un’altra storia.
E siamo al punto di partenza. Siamo a padre e figlia che partono dalla Francia verso quest’isoletta, si incastrano nel paesaggio duro e ammaliante insieme delle acque opacamente azzurre, delle spiagge piene di roccia, dei cieli di azzurro lancinante che in un minuto si gonfiano di nuvole grigio piombo, si trovano in una situazione imprevedibile e dentro una casa che pensano tutta per loro e che, per disguidi e contingenze, dovranno dividere con due donne, si scontrano e si trovano. Nel senso che trovano se stessi. E la storia si amplia. Non più o non solo storia di formazione di un’adolescente con la sua femminilità e sessualità da sperimentare nelle solite vie del viaggio ma anche storia delle due donne che troveranno qualcosa di impensato e, soprattutto, storia del padre che porta ancora stretto a sé il bambino in cerca di un tesoro e perciò non riesce ad accettare che la figlia è cresciuta e il tempo andato. Appunto.
Tutti loro portano con sé qualcosa di cui riusciranno a liberarsi mentre la regista evita in un sol colpo il prevedibile film di formazione e tratteggia il tutto come un dipinto, pacato ma con campi lunghi profondi che si fanno strada dentro chi guarda e scelta “stratificata” degli spazi da dare ai personaggi. Come chiosa la regista: « Filmavo i miei protagonisti che non occupavano lo stesso spazio pur essendo nella stessa inquadratura in modo che ciascuno avesse il proprio spazio anche nella stessa cornice e ciò mi ha consentito di vedere lo sguardo che ciascuno volge agli altri ».
Il viaggio di Jeanne (Les Grandes Personnes)
Regia: Anna Novion
Cast: Jean-Pierre Daroussin, Anais Demoustier, Judith Henry
Produzione: Francia, Svezia 2008
Distribuzione: Bolero Film