Tibby, Lena, Bridget e Carmen, quattro ragazze di sedici anni, si preparano a trascorrere l’estate del dopo-diploma. Durante quel periodo sanno che dovranno allontanarsi, ma sanno anche che la loro amicizia è un destino che le lega da prima ancora di nascere: le loro madri si sono conosciute infatti durante le sedute di ginnastica pre-parto. Bridget (Blake Lively) sogna di diventare una professionista del calcio e quindi trascorrerà la sua estate tra allenamenti, partite e sguardi languidi al suo allenatore. Tibby (Amber Tamblyn) è un’aspirante regista dai gusti alternativi: abito nero e capelli blu. Lena è la “tranquilla” del gruppo ed è in partenza per Santorini, in Grecia, dove conoscerà finalmente i suoi nonni ed anche l’amore. Infine c’è Carmen (America Ferrera) che unisce alle sue curve un talento da narratrice: sarà infatti lei a raccontarci i fatti. A tenerle in contatto non è un freddo telefono cellulare, ma un paio di jeans acquistato insieme in un centro commerciale e che, per qualche strana proprietà, veste bene a tutte e quattro.
Quel paio di jeans sarà il testimone delle loro avventure, delle loro gioie e dei loro dolori.I quattro elementi della confraternita dei “jeans che viaggiano” dimostrano di aver visto I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters, e di saperne applicare le stravaganze rituali, così come il regista Ken Kwapis dimostra di aver letto il romanzo di Ann Brashares, alla base di questo film, e di saperne applicare le ritmiche alternate nelle quattro storie che scorrono parallele tra infatuazioni, genitori separati e amicizie che vanno e vengono. Merito della gradevolezza di un film non soltanto adolescenziale è il talento delle quattro protagoniste: Alexis Bledel è la giovane protagonista della serie Tv Una mamma per amica e al cinema di Sin City. America Ferrera l’abbiamo già vista in Le donne vere hanno le curve dove è stata una piacevole sorpresa. Amber Tamblyn la ricordiamo come la prima vittima della videocassetta killer di The Ring.
di Alessio Sperati