Il 10 luglio un assaggio della serie Tv sulla più influente famiglia del Rinascimento italiano
In tempi di estiva magra catodica, Sky riscalda il piccolo schermo con i primi due episodi del telefilm I Borgia, l’imponente serie-scandalo firmata da Tom Fontana sulla più potente famiglia del Rinascimento che portò immoralità e corruzione in Vaticano, in onda domenica 10 luglio dalle ore 21.10, il resto lo vedremo in autunno. Ma già l’assaggio, estremamente accattivante, ci fa calare in pieno in una Roma di fine ‘400 dalle atmosfere cupe davvero suggestive, ricostruita alla perfezione grazie agli effetti speciali.
Non mancano i rimandi alla più stretta e sconcertante attualità, non solo nostrana, con l’abbondanza di intrecci amorosi proibiti con minorenni, la brama di potere a tutti i costi da raggiungere tra mille intrighi, la paura che la Chiesa possa cadere in mano al musulmano invasore che trasformerebbe San Pietro in una moschea.
Un periodo storico segnato da scandali, nepotismo, libertinaggio, personaggi ambigui che in questa serie vengono messi a nudo in tutta la loro spregiudicatezza, a sottolineare che da seicento anni a oggi nulla di nuovo sotto il sole. Si resta avvinti dalla storia che fin dalle prime battute mette in scena il cammino verso le vette del potere dei giovanissimi rampolli delle più nobili casate, come i Colonna, gli Orsini, i Medici, i Farnese, che tra feroci guerre e sordide alleanze, intrecciate astutamente tra le cieche mura dei conventi e gli altari, cercano di strapparsi gli italici possedimenti.
Suggestive le scene degli scontri al coltello in fumose osterie e tra i talami, dove si consumano tradimenti coniugali puniti col sangue a suon di bastonate, che rinfocoleranno gli odi tra le casate. Burattinaio abilissimo il ‘capo’ dei Borgia, Rodrigo (John Doman), potentissimo e astuto cardinale circondato da schiere di figli illegittimi e giovanissime lussuriose amanti, che sguinzaglierà nel mondo per irrobustire il proprio potere. Un uomo “di fede” sfacciatamente in preda ai piaceri della carne, che portò l’illegalità e la depravazione tra le mura del Vaticano.
La serie abbonda di esplicite scene di sesso e di violenza per raccontare l’ascesa di Rodrigo, dall’elezione a Papa nel XV secolo agli anni successivi, segnati da intrighi e cospirazioni ordite contro di lui dai confratelli cardinali e dai tanti potenti dell’epoca, per una prima serata da contrassegnare con un bollente bollino rosso. Un budget di trenta milioni di dollari, uno dei più alti per una produzione europea, per le sfarzose ricostruzioni della Roma rinascimentale e del Vaticano, con scenografie e costumi che fanno rivivere sullo schermo i quadri e la pittura del tempo.
La storia sottolinea il lato oscuro del XV secolo, l’epoca di Leonardo Da Vinci e Michelangelo, ma anche di Machiavelli, dell’illegalità dilagante, di guerre incessanti e indicibile depravazione, degli scandali consumati nelle stanze della Santa Sede, raccontandoli in maniera cruda e brutale. Della schiera di figli illegittimi Rodrigo Llançol Borgia ne favorì due: la bella e giovanissima e crudele Lucrezia (Isolda Dychauk) legata al padre da un rapporto incestuoso e il violento Cesare (Mark Ryder) assetato di potere.
Tra gli altri anche il pigro e orgoglioso Giovanni Borgia (Stanley Weber) con l’indole del predatore e senza alcuno scrupolo sessuale, la potente amante del Papa Giulia “La Bella” Farnese (Marta Gastini). «I Borgia sono l’equivalente delle famiglie mafiose: le dinamiche e le motivazioni sono le stesse – sintetizza Tom Fontana -. Quello che ho cercato di fare creando la serie è stato rendere i personaggi il più possibile contemporanei».
I sontuosi costumi del kolossal, magistralmente ricostruiti da Sergio Ballo per la storica sartoria Farani di Roma, saranno in mostra all’Est Film Festival, alla Rocca dei Papi di Montefiascone dal 24 al 30 luglio.