La prestigiosa rassegna si terrà dal 25 al 30 novembre
L’arte di vincere/Moneyball di Benett Miller con Brad Pitt aprirà la ventinovesima edizione del Torino Film Festival che si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 25 novembre al 3 dicembre, con madrina Laura Morante e 16 film in concorso, di cui due italiani. Malgrado i tagli al budget (solo 2 milioni di euro contro i 2 e 300 dello scorso anno) saranno ben 217 i titoli presentati nelle varie sezioni di questo festival che si annuncia meno di nicchia, aperto al pubblico della domenica, come ha sottolineato il direttore Gianni Amelio presentandolo a Roma.
Tra le opere (prime, seconde e, eccezionalmente, terze) selezionate su oltre tremila pellicole visionate, tra corti, medi e lungometraggi, ci saranno 32 anteprime mondiali, 20 internazionali, 10 europee e 70 italiane. A chiudere la rassegna un’insolita Glen Close in abiti maschili protagonista (e sceneggiatrice) del film irlandese fuori concorso Albert Nobbs di Rodrigo Garcia, in cui interpreta un impeccabile maggiordomo di un hotel di lusso nella Dublino di fine ‘800.
I due film italiani in concorso sono I più grandi di tutti di Carlo Virzì, una commedia a ritmo di rock su una band allo sbaraglio che viene rilanciata, con Claudia Pandolfi e Alessandro Roja. Ulidi piccola mia dell’esordiente Matteo Zoni, esplora invece i rapporti e i sentimenti tra un gruppo di ragazze di una casa famiglia e gli assistenti sociali. Tra gli altri film italiani nelle varie sezioni del festival L’era legale di Enrico Caria, un mockumentary su Napoli con interviste a personaggi famosi tra cui Arbore, De Cataldo, Isabella Rosselini, Tano Grasso e Il giorno in più di Massimo Venier con Fabio Volo e Isabella Ragonese.
Il Gran Premio Torino quest’anno andrà ad Aki Kaurismaki che il 24 novembre presenterà il suo film Le Havre, già passato all’ultimo festival di Cannes. Omaggio all’attrice italiana scomparsa a febbraio Dorian Gray, bionda e procace ‘malafemmina’ per Totò e Peppino, scelta da Fellini per Le notti di Cabiria e da Antonioni per Il grido. Da segnalare la retrospettiva su Robert Altman con la proiezione di alcuni film, delle sue opere televisive e alcuni documentari da lui girati negli anni ’50.
La giuria del concorso principale del festival sarà presieduta dal regista Jerry Schatzberg con al fianco il produttore Usa Michael Fitzgerald, l’attrice Valeria Golino, la regista Shekhar Kapur e il regista filippino Brillante Mendoza. Tra gli ospiti non ci sarà Brad Pitt, ma non dovrebbero mancare gli attori Keith Carradine, Michael Murphy, Alexander Payne, Antonio Albanese, Alice Rohrwacher, Francesca Comencini e Toni Servillo.