Eureka! Abbiamo il candidato numero uno tra i film più brutti del 2003, una commedia/thriller orrenda sotto tutti i punti di vista, nessuno escluso. La trama è ridicola, i protagonisti pure, Christopher Walken e Al Pacino sono talmente fuori luogo da far pensare che abbiano sbagliato teatro di posa. Un frullato di banalità che non farà sicuramente bene alla non lunga carriera di Martin Brest (Profumo di donna), quanto sembra non aver fatto bene al matrimonio Affleck/Lopez che pare si siano conosciuti proprio su questo set. Chissà che i tanti rinvii delle nozze non siano la prova dell’ennesima promo-love-story studiata a tavolino? Probabilmente non lo sapremo mai. Tra le tante domande che suscita un film come questo non ci si può non chiedere come possa un sistema produttivo come quello di Hollywood, che si vanta di compiere vere e proprie indagini di mercato e sondaggi su tutte le fasce di pubblico prima di far uscire un film, elargire 54.000.000 di dollari a un produttore perché possa creare quest’ immondizia.
Davvero si pensava di prendere all’amo larghe fasce di pubblico sulla scia della love story più chiacchierata del momento? Incredibile. Cerchiamo di vedere un lato positivo: se ci fossero stati degli errori di montaggio o di fotografia alla Ed Wood, il film sarebbe diventato un vero cult del trash, ovvero uno di quei film che viene proiettato nelle scuole di cinema per mostrare agli studenti come non si deve scrivere, girare, recitare, fotografare. Troviamo invece vere chicche di sceneggiatura da dizionario del trash, quando Ben Affleck e JLO si intrattengono per quasi cinque minuti a vantarsi dei rispettivi doni sessuali: in realtà Affleck cerca di convertire la Lopez (omosessuale) all’ eterosessualità. Ma la cosa disdicevole non è il dialogo in sé (siamo abituati a cose ben peggiori), è il fatto che alla fine lei cede!!!! Ora, i produttori americani possono fare quello che vogliono del loro denaro, ma dal nostro punto di vista ci sentiamo di invitare Martin Brest che è anche l’autore di questa prelibatezza a documentarsi meglio sul modo di agire dei sicari affiliati a cosche mafiose e sull’ argomento omosessualità. Complimenti Martin, rischi di finire sui dizionari di cinema!
di Alessio Sperati