L’Orso d’Oro della 70esima Berlinale è andato al film There is no evil del regista indipendente iraniano Mohammad Rasoulof che invita a interrogarsi sulla pena di morte. Ma una vittoria meritata è andata anche al cinema italiano con l’ Orso d’Argento ai due film in concorso, per il Miglior Attore e per la Miglior sceneggiatura.
Elio Germano ha ricevuto meritatamente il premio per la sua strabiliante interpretazione di Antonio Ligabue in Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. L’attore romano raccoglie dunque brillantemente l’eredità del compianto Flavio Bucci che interpretò il pittore nello sceneggiato televisivo del 1977.
Ai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo è andato l’Orso d’Argento per la Miglior Sceneggiatura del loro Favolacce. I due registi si erano già distinti in precedenza al festival tedesco con La terra dell’abbastanza .
La Giuria composta dal Presidente Jeremy Irons e dai giurati Bernice Bejo, Luca Marinelli, Kenneth Lonergan, Bettina Brokemper, Annemarie Jacir e Kleber Mendonça Filho,ha assegnato al sudcoreano Hong Sang-soo il Premio alla Miglior Regia per The woman who Ran, uno spaccato di vita quotidiana tutto al femminile. Paula Beer ha vinto l’ambita statuetta come Miglior Attrice per la sua interpretazione del surreale Undine del tedesco Christian Petzold. L’americana Eliza Hittman ha conquistato il Gran Premio della Giuria con il suo terzo lungometraggio Never Rarely Sometimes Always che affronta il tema dell’aborto in un delicato ritratto di una ragazza sola e determinata a gestire liberamente la propria vita.