Né vincitori, né vinti nella Boston sotto assedio di The Departed, ventesimo lungometraggio del maestro del Queens, Martin Scorsese che ci offre quasi due ore e mezza di tensione e adrenalina senza sbavature. I suoi “bravi ragazzi” stavolta hanno il volto acqua e sapone di Leonardo DiCaprio e Matt Damon e la mafia non è più quella italiana di New York ma quella irlandese di Boston. I due hanno i ruoli di Billy Costigan e Colin Sullivan: il primo, cresciuto nei bassifondi della città, viene arruolato nella polizia e poi infiltrato sotto copertura nella peggiore cosca mafiosa, il secondo lavora per la stessa organizzazione, solo che lo fa non dalla strada ma dai computer della squadra speciale investigativa che dovrebbe sgominarla. Entrambi sanno che l’altro c’è, ma non sanno chi sia. Una situazione di semi-stallo, una partita a scacchi avvincente, che non può che risolversi nel sangue. E non perché sia il genere stesso a richiederlo, ma è la fonte, il cinema di Hong Kong, a non lasciare scampo ad americanismi e false celebrazioni. Alle spalle di The Departed c’è infatti Infernal Affairs, film di Andrew Lau e Siu Fai Mak del 2002, verso il quale tuttavia il film di Scorsese si colloca in una dimensione superiore a quella del remake. Un “newmake” si potrebbe definire The Departed quale opera che viva di vita propria grazie alla sceneggiatura limata di William Monahan (prima di ora solo Le Crociate), il tocco di Scorsese e l’interpretazione dei suoi protagonisti.
Lo spessore dei protagonisti, rappresentati in tutta la loro psicologia, trasforma il film in una tragedia umana prima di tutto. Un Jack Nicholson in stile Joker interpreta lo spietato boss Jack Costello, uno che cita Freud mentre gioca con una mano mozzata, che tortura Costigan per poi quasi trattarlo come suo figlioccio arrivando a fidarsi davvero dell’unico uomo che è lì per tradirlo. Si dipana un quadro di rapporti impossibili e di famiglie che non esistono. L’unico elemento femminile del film è la “strizzacervelli” della polizia, interpretata da Vera Farmiga (già vista in The Manchurian Candidate), che si trova ad avere una relazione sia con Costigan che con Sullivan. Per il resto The Departed è un racconto di uomini soli uniti da un telefono cellulare che rappresenta anch’esso un rischio. Costello è un padrino senza famiglia, entrato in un vortice dal quale, da vivi, non si esce più. Costigan è un volto senza nome, un file criptato nascosto in un piccolo ufficio della polizia di Boston e Sullivan è un falso, il miglior prodotto della società americana che la mala possa comprare. Vederli interagire è un gaudio ed è la forza stessa del film. Velocità di sviluppo e violenza diffusa manderanno in sollucchero i patiti di cinema “Far East” ma Scorsese riesce a completare la caratteristica critica alla modernità presente in quel cinema (e nel primo piano di un cellulare sporco di sangue), con i tratti somatici di un microcosmo decadente.
di Alessio Sperati