Ci sono registi che, dopo aver ottenuto grande successo per un determinato film, cercano di riproporlo a distanza di anni con solo alcune leggere modifiche. È il caso di Robert Harmon, nome ricordato dagli amanti del genere thriller per un unico titolo, The Hitcher – La lunga strada della paura (1986). A distanza di circa vent’ anni da questa memorabile pellicola (per l’atmosfera malsana che in essa si respirava e, soprattutto, per la magnetica interpretazione di Rutger Hauer, con molta probabilità la migliore della sua carriera), Harmon ha deciso di ritornare sulle strade americane per raccontare un nuovo incubo legato al mondo delle automobili e dei viaggiatori. Nel tentativo di ricreare il cocktail di paura e tensione dell’originale, il regista stavolta manca totalmente il bersaglio e ci propina un film insostenibilmente noioso e poco creativo, non aiutato dalla banale e ripetitiva sceneggiatura. I classici elementi del thriller on the road ci sono tutti, dal maniaco assassino agli spettacolari incidenti stradali, dal mancato intervento della polizia alla resa dei conti finale; ma analizzando nel dettaglio si può ben affermare che il pur bravo Colm Feore non trasmette le stesse inquietudini del glaciale Rutger Hauer; di incidenti stradali il cinema contemporaneo ne ha offerti di ben più scenografici (su tutti quello iniziale di Final Destination 2), e che dire poi degli abituali colpi di scena? Ciò che manca alla pellicola di Harmon è un vero tratto distintivo, un qualcosa che la faccia distinguere nel mare magnum del cinema di genere americano di serie B. Forse un po’ più di coraggio sul pedale del gore e dello splatter e una recitazione più convincente di quella offerta dallo spaesato Jim Caviezel e dall’inespressiva Rhona Mitra avrebbe giovato al risultato complessivo del film, ripescato adesso dalla distribuzione italiana (l’opera risale al 2002) per sfruttare l’onda di successo fornita all’attore protagonista dalla sua interpretazione ne La passione di Cristo di Mel Gibson. Inoltre l’uscita nelle sale di Highwaymenconferma come anche per quest’anno, in occasione del periodo estivo, non si esiti a riproporre dei veri e propri saldi di stagione, pellicole altrimenti destinate al dimenticatoio, solitamente appartenenti ai generi horror-thriller-fantascienza.
di Simone Carletti