Con 9 lungometraggi e 17 cortometraggi in concorso, torna il MedFilmfestival, che inaugurerà la sua 19esima edizione il 21 giugno nella sede del Museo MAXXI per proseguire fino al 30 giugno alla Casa del Cinema e al Cinema dei Piccoli. Le cinematografie e le delegazioni artistiche provenienti da 40 paesi dell’area mediterranea andranno alla ricerca di quei punti di contatto e linguaggi condivisi indispensabili alla costruzione di una società più giusta e solidale, per abbattere le barriere culturali in Europa e allargare la cooperazione con la sponda sud del Mediterraneo. Paese ospite d’onore è la Croazia, che celebra il 1 luglio il suo ingresso in Europa come ventottesimo paese membro dell’Unione.
I nove lungometraggi in Concorso indagano le problematiche sociali e sentimentali di un Mediterraneo in crisi di mutazione. Al croato Halima’s Path, toccante dramma sui traumi della guerra in Bosnia, si accompagnano l’israeliano Rock the Casbah, ambientato durante la prima Intifada (1987-1993), la tragedia greca calata nella provincia algerina dal titolo Yema, lo scioccante The Attack del regista libanese Ziad Doueiri, con l’attore Ali Suliman (Paradise Now, La sposa siriana) che sarà ospite del festival insieme alla giovane regista Konstantina Voulgaris, che presenterà A.C.A.B – All Cats Are Brilliant, reduce da un enorme successo in patria e dolorosa ricognizione sulla precarietà economica ed affettiva che affligge i ragazzi greci. Sconvolgente è anche il quadro dell’Egitto post Rivoluzione offerto da Hala Lotfy in Coming Forth by Day, mentre Davide Manuli in La leggenda di Kaspar Hauser riattualizza genialmente il mito del trovatello tedesco. A chiudere il cerchio, l’ambiguo noir Nesma, che racconta la crisi della borghesia tunisina, ed il francese Rengaine, libera improvvisazione jazz sull’integrazione e lo scontro tra culture e religioni.
Nei diciassette cortometraggi del Concorso Internazionale si dipana il racconto dei giovani registi del Mediterraneo. Un trip tra l’asfalto ribollente delle strade di Atene, i condomini brulicanti di vita e passioni di Algeri, gli istinti soffocati di Marsiglia, i labirinti emotivi di Istanbul, i vicoli e le periferie grondanti buio e speranza di Roma. Saranno inoltre proposti un Focus sulla Grecia e uno sulla Spagna. Parteciperanno al festival con film e ospiti anche Libano, Egitto, Algeria, Tunisia, Israele, Turchia, Palestina e Francia.
In omaggio alla Croazia cinque lungometraggi, due documentari e sette cortometraggi. Arsen Anton Ostojić indaga con Halima’s Path sulle ferite ancora aperte della guerra in Bosnia, Damir Čučić realizza con A Letter to My Father uno struggente diario che mette a confronto il rapporto problematico di un padre e suo figlio. Il festival propone anche Sonja and the Bull di Vlatka Vorkapić, tra commedia romantica e road movie, il film di maggiore successo al box office croato degli ultimi 12 anni. Di forte impatto anche i due documentari proposti, Blokada di Igor Bezinović (in concorso) e Čedo di Nikola Strašek. Premio alla Carriera a Veljko Bulajić, antesignano del genere spettacolare ed epico del cinema jugoslavo.
Tra le novità una sezione per dare luce al cinema italiano con Bellas Mariposas di Salvatore Mereu; Sta per piovere del regista italo-iracheno Haider Rashid; Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, un evento speciale dedicato alle nuove tecnologie e al 3D immersivo con il documentario in anteprima mondiale, Apollineum 3D – Viaggio in 3D nel Parco degli Dei di Jordan River e sei cortometraggi inediti, tra cui la docu-fiction La strada di Raffael, la delicata animazione Forcine e l’astratto ed intenso Inassenza. E ancora, una vetrina di incontri letterari dedicata al legame tra racconto scritto e racconto filmato. Nei pomeriggi di giugno, nella bella cornice di Villa Borghese, incontri con gli scrittori Sarah Zuhra Lukanic, Stefano Polli, Cosimo Rega, Helene Paraskeva e Francesca Bellino.