Giovanni Veronesi capitolo secondo. Od ancora meglio Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi. Il regista toscano prova a bissare il successo ottenuto appena un anno fa, proponendo nuove storie per ampliare sempre più l’ipotetico quanto introvabile manuale dell’amore. Prodotto da De Laurentiis ed interpretato da una squadra di attori che in questi giorni sta attraversando l’Italia per un vero e proprio tour promozionale ( oltre alla conferma di Carlo Verdone e Sergio Rubini abbiamo le new entry Monica Bellucci, Riccardo Scamarcio, Fabio Volo, un’inedita Barbora Bobulova e Antonio Albanese), il film, che verrà distribuito nelle sale dal prossimo week end con ben 750 copie, si prepara a diventare nei primi giorni di proiezione un successo di botteghino indiscusso, indipendentemente dal suo valore effettivo. Espressa l’intenzione di realizzare altri tre capitoli successivi ( volontà del regista è quella di creare un vero e proprio pentalogo), Veronesi cambia il tiro e si concentra su delle vicende più particolari per tematiche ed atmosfere. Dopo aver sondato i momenti dell’innamoramento, della crisi, del tradimento e dell’abbandono, ora l’attenzione è puntata tutto sull’amore fotografato nelle sue espressioni più eccessive. Da qui l’interesse per l’eros, la maternità, il matrimonio e l’amore estremo. “Rispetto al primo manuale ci troviamo proprio su di un terreno diverso. – dichiara il regista – Il primo era un film più universale, che poteva essere realizzato anche 30 anni fa, questo invece è attuale. Ho inserito dei capitoli a cui tengo molto e per i quali mi sono documentato a lungo. Volevo mostrare a tutti quanti sacrifici e difficoltà si celano dietro delle particolari scelte d’amore.” Le storie in questione sono quella di Franco ( Fabio Volo), marito vessato ed umiliato dalla moglie Manuela ( Barbora Bobulova) in piena crisi di eccesso ormonale per favorire la fecondazione assistita, e quella dell’amore tra Fosco ( Sergio Rubini) e Filippo ( Antonio Albanese), una coppia gay che decide di convolare a giuste nozze spagnole.
Ma tra problematiche più attuali capaci di mostrare un paese che “arriva sempre ultimo”, s’inseriscono due vicende dalla struttura più classica. Ad aprire il film è il capitolo Eros, in cui Nicola ( Riccardo Scamarcio), momentaneamente costretto su di una sedia a rotelle a causa di un incidente d’auto, viene travolto da una improvvisa ed incontrollata passione per la sua fisioterapista Lucia (Monica Bellucci), mentre a chiuderlo è Amore estremo, che fotografa la vicenda tragico comica di un cinquantenne innamorato di una giovane e focosa ventenne, per la quale sfiora l’infarto. ” Credetemi, si tratta di una situazione assolutamente plausibile ai giorni nostri. – ammette Verdone – Ho avuto molti amici che per andare dietro ad una donna molto più giovane di loro hanno fatto il botto.” Ma se per Carlo Verdone non era certo la prima volta sul set di Veronesi, come ha vissuto questa esperienza tutto il resto del cast? Fabio Volo, grazie a questa ennesima esperienza matrimoniale (era stato già sposato con Stefania Rocca in Casomai di Alessandro D’Alatri), si è affezionato ancora di più alla sua vita da single, mentre Barbora Bobulova, già incinta sul set, è particolarmente grata a Veronesi per averla sottratta al dramma ed averla finalmente immolata alla commedia. E se Albanese e Rubinihanno messo a disposizione il loro talento istrionico per vedere più da dentro una situazione particolare, ed augurarsi che altrettanta immedesimazione possa rendere la nostra società più amabile, Riccardo Scamarcio, stuzzicato riguardo alle suddette scene hard con la Bellucci ( di scandaloso non c’è proprio nulla), risponde tiepidamente “quanto sia stato duro lavorare per cinque ore con Monica sulle ginocchia”.
Ma, tralasciando momentaneamente giudizi su situazioni comiche più o meno riuscite e su gli alti e bassi di capitoli più o meno coinvolgenti, a Veronesi va attribuito il merito di aver portato al cinema il talento puro di Dario Bandiera, già mattatore del Seven Show ed ospite del Maurizio Costanzo Show ma mai approdato fino ad ora sul grande schermo. Esaurito il cast, l’attenzione torna nuovamente sul regista e sull’amico collega Verdone. Ad attrarre sono i progetti futuri. Legato per altri tre film a De Laurentiis, Veronesi sta già meditando sul terzo e quarto capitolo del manuale, dedicati probabilmente al rapporto genitori figli ed alle separazioni. Verdone dal canto suo, interrogato su un’ulteriore presenza in questi progetti, risponde :” Non escludo nulla. Molto dipenderà se ci sarà una storia interessante adatta a me, ma prima di tutto devo realizzare il mio film.” Infatti con gli sceneggiatori storici Plastino e De Bernardo, il regista e attore romano sta valutando la possibilità di realizzare un film a personaggi. ” Voglio vedere quale nuova galleria di “mostri” è possibile collocare in questi anni. I film a personaggi sono molto faticosi, ma si tratta di soddisfare una mia necessità di divertimento. Ho voglia di aprire un baule, tirare fuori una parrucca, un paio d’occhiali e vedere cosa succede.”
di Tiziana Morganti