Sandra Bullock in un altro film mediocre in cui interpreta sempre il medesimo personaggio, riproponendosi nelle vesti dell’agente speciale Gracie Hart. Il personaggio ormai ha perso ogni motivo di interesse e l’attrice si destreggia in una stridente performance in cui non riesce a raccapezzarsi tra gag di tipo “slapstick” e derive drammatiche prevedibili e banali. Sembrano finiti i tempi in cui ci si appassionava per questa donna bionica a suo agio con Internet sia per ordinare una pizza che per sbaragliare pericoli internazionali (The Net, per esempio) e siamo giunti alla “frutta”. Miss Congeniality 2: Armed and Fabulous, titolo originale statunitense, è un sequel assolutamente superfluo, addirittura imbarazzante, un brutto copia/incolla di Beverly Hills Cop al femminile in cui gli ingredienti narrativi sono degni di una pessima soap opera che si trascina tra battutacce gay e un “politicamente corretto” che ha fatto il suo tempo. Le mossette di Sandra, la sua mimica, il suo esagitarsi per un nonnulla, tediano dopo quindici minuti, anche se questi tipi prodotti americani anestetizzano l’intelletto e con una buona scorta di popcorn si arriva fino alla fine con l’illusione di essersi divertiti parecchio.
Da quando ha sventato l’attacco terroristico che minacciava il concorso di Miss Stati Uniti d’America, Gracie Hart è diventata un vero e proprio fenomeno mediatico, ma la sua vita privata e professionale non sono più andate nel verso giusto: ha rotto il suo fidanzamento e dal momento che è diventata famosa l’unico incarico affidatole è stato quello di andare nei talk show per presentarsi come “il volto glamour” dell’FBI. Una trama da delirio, una sceneggiatura sonnacchiosa e il puntare più sul nome che sulla sostanza. Sempre più tocca constatare che le attrici hollywoodiane che hanno un discreto successo al box office non possono tentare niente di nuovo, costrette ad invecchiare nei medesimi personaggi, senza il coraggio di darsi a produzioni indipendenti o prendersi una pausa di riflessione (e dire che Sandra va verso i quaranta…). Può darsi che il prossimo film con l’argentino Alejandro Agresti sia la reale via di fuga verso caratterizzazioni esagerate e una nuova vita per un’attrice di talento.
di Vincenzo Mazzaccaro