Lei è una ladra ed una mistificatrice con la sindrome da conquistatrice. Lui è un guidatore di autobus “normalmente pavido” con un destino da vittima ed ossessionato dallo strozzino Titti. A causare l’incontro tra Leila e Franz una bizzarra e rocambolesca spy story fatta di killer, poliziotti buoni e un misterioso microcip. Notturno Bus, tratto dall’omonimo romanzo di Giampiero Rigosi e diretto dall’esordiente Davide Marengo, è un noir metropolitano sui generis contaminato dalla commedia e dall’action movie. Una ricetta cinematografica dosata con pazienza ed attenzione che, grazie anche ai produttori Maura Vespini e Sandro Silvestri, sarà nelle sale da venerdi 11 con 150 copie distribuite da 01 Distribution. ” La nascita di un film è sempre un mistero – esordisce Silvestri – ma in questo caso ho creduto molto nel gruppo che si è andato formando.” Un team che mette in campo oltre a degli interpreti generosi e divertiti come Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Ennio Fantastichini, Francesco Pannofino e Roberto Citran, un giovane regista con la voglia di osare e tentare il primo lungometraggio su di un soggetto scritto ed adattato da altri. Infatti dopo aver bussato a molte, troppe porte di affermati registi intenzionati a realizzare esclusivamente film di cui possono vantare anche la scrittura, i produttori hanno calato l’asso Marengoscommettendo così su un prodotto fresco, innovativo e tecnicamente ben gestito. Tanto per dimostrare che varrebbe la pena investire con maggiore intensità su talenti ancora inespressi, come lo stesso Mastandrea sostiene con parole e fatti da molto tempo. ” Il problema è che da noi manca la cultura del film su commissione, soprattutto perché sono scarse le opportunità per i film d’autore. Invece è particolarmente interessante fare esordire qualcuno, ed io so di cosa sto parlando avendo partecipato a molte opere prime ed avendo visto registi impazzire dietro alla realizzazione del loro film per le difficoltà oggettive. Se si considera che questo è un lavoro che s’impara veramente solo facendolo si comprende anche quanto sia importante incentivare la produzione. Conosco Davide da circa 14 anni, ossia da quando ho cominciato il mestiere, e l’idea che questo film sia solamente la sua opera prima mi ha intristito parecchio durante la lavorazione.”
Il film di Marengo porta in se un’ aria leggera e coinvolgente, che trasporta con naturalezza all’interno dei generi capaci di caratterizzarlo attraverso un delicato gioco di equilibri. ” Tutto parte da un romanzo particolarmente ben dosato. – ammette il regista – La sfida principale per me era gestirlo senza far cedere una struttura delicata. Sono riuscito in questo soprattutto grazie ad un dialogo molto stretto con tutti.” Complimenti e atmosfere idilliache da anteprima stampa a parte, Notturno Bus rappresenta soprattutto l’insieme di un cast che, per l’intera durata delle riprese, si è donata completamente al progetto dando vita a delle gag involontarie ed esilaranti. All’avventura di Mastandrea e Pannofino concentrati sulle lezioni di guida per mezzi pubblici ( hanno preso il foglio rosa per la patente D) risponde Roberto Citran che, nei panni di un insolito quanto gelido killer, viene veramente fermato dalla polizia, si strappa un muscolo durante una scena e riceve una involontaria aggressione da parte di Mastandrea che, arrivato al quindicesimo ciak, sbaglia e lo tramortisce con un oggetto di metallo dalla parte priva di imbottitura. ” Non ho girato poi molti film – conclude Pannofino – ma non ho mai visto nessuno farsi tanto male come Roberto.” Il cerchio si chiude con due autobus distrutti, questa volta per motivi di scena, gentilmente elargiti da Trambus tra quelli destinati alla demolizione.
di Tiziana Morganti