La beneficienza talvolta è “brillante”. L’artista orafa Eleonora Mantini ha scatenato una vera e propria “caccia al diamante” per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di un macchinario per l’ospedale pediatrico romano Bambino Gesù. A ospitare l’evento lo stilista Renato Balestra che ha accolto una folla di generosi Vip nello storico palazzetto liberty sede del suo atelier romano. La lucentezza ha ispirato l’allestimento delle sale, disegni di luci proiettati sulla facciata del palazzetto, composizioni di orchidee bianche e musica house in sottofondo. Senza alcuna esitazione tutti gli ospiti hanno sborsato una bella sommetta per accaparrarsi i biglietti che avrebbero dato diritto alla caccia alla pietra preziosissima (14 mila euro) nascosta (tra mille uguali ma non di valore) in una delle tante flutes di champagne offerte al buffet. Dalle attrici Nicoletta Romanoff, madrina della serata, Donatella Finocchiaro, Francesca Chillemi, Milena Miconi, Eliana Miglio, al blasonato principe Giovanelli, all’inossidabile Marta Marzotto, tra le prime a recuperare nel bicchiere la sua “pietruzza” e portarla velocemente dal gemmologo presente in sala per stimarne l’eventuale autenticità. Di grande valore invece tutte le creazioni presentate agli ospiti (e guardate a vista dalla security) da Eleonora Mantini che da anni si dedica a ideare e produrre gioielli affidati all’esperienza dei maestri orafi valenzani, ricercando continuamente nuove forme e materiali. In mostra nelle teche di cristallo sparse tra giardino e saloni, sette tagli diversi di diamanti dai sei ai dieci carati intorno ai quali avvenenti modelle hanno sfilato con gli altrettanti preziosi abiti in bianco e nero della recente collezione Balestra.
I diamanti sono stati realizzati nelle sfumature del giallo, brown e orange per movimentare il design essenziale del gioiello che deve esaltare la pietra preziosa. «Scelgo le mie pietre e creo ogni gioiello con amore, profondo desiderio di bellezza e lo realizzo espressamente per la persona che lo commissiona, cercando di interpretare fedelmente il gusto di chi lo indosserà – spiega -. Proprio in un periodo di crisi come questo, l’acquisto di un diamante è un investimento non soggetto a svalutazione. Ho deciso di realizzare questa iniziativa anche per incentivare l’artigianalità italiana legata al design e alla moda che ha bisogno di vetrine importanti e un’iniezione di fiducia».
La designer sostiene che ciascun taglio di diamante corrisponda a sette diverse tipologie di donne. «Il taglio rotondo meglio conosciuto come brillante rappresenta più della metà delle vendite di diamanti in tutto il mondo. La donna che lo indossa è completa, ama le cose semplici, la complicità e l’eleganza – spiega -. Il diamante taglio ovale rispecchia invece perfettamente una personalità sofisticata e rigorosa, di una donna selettiva e dal gusto classico. Il taglio Marquise o navetta è per la donna timida e sensibile, ma che allo stesso tempo cerca di differenziarsi. Allontana chi la tradisce sentimentalmente, in amore e in amicizia. Il diamante a forma di cuore, dal valore simbolico, è per una donna romantica sognatrice. Il taglio smeraldo, dalla forma rettangolare con angoli troncati e un piano largo e piatto, è ideale per una donna che vuole essere unica e perfetta, come la pietra stessa è spigolosa e piena di angoli vivi; è sempre pronta a difendere il suo territorio ma conquista tutti con la sua dolcezza, il suo charme e la sua grinta. La donna che sceglie il diamante a goccia ha un carattere forte, combattivo e determinato. Ama il successo e non si lega mai veramente a nessuno. Come la pietra stessa è una donna asimmetrica, le piace tutto ciò che non è scontato. Il taglio princess, quadrato o rettangolare, con la forma piramidale e i quattro lati smussati, è ideale per una donna inquadrata ed esigente. Come la pietra ha due lati, è esteticamente formale e rigorosa ma internamente è piena di sfaccettature, non a caso il taglio princess visto dall’alto è un quadrato e in cuspide un taglio brillante».