Una storia d’amore omosessuale. O più semplicemente una storia d’amore. Così definisce il film Estate ’85 il suo autore e regista François Ozon, nelle sale dal 3 giugno con Academy Two. A ispirarlo è stato il romanzo di Aidan Chambers, Danza sulla mia tomba, che aveva alimentato la sua immaginazione di diciottenne, quando fece la prima stesura della sceneggiatura per un futuro film. E’ rimasto fedele alla struttura narrativa del romanzo, ha trasferito la storia in Francia e l’ha ambientata nel periodo in cui aveva letto il libro per la prima volta. Per i due protagonisti ha scelto Félix Lefebvre e Benjamin Voison di cui Valeria Bruni Tedeschi interpreta la mamma iperprotettiva.
Si sente la mano del regista, anche se stavolta ha messo in scena i sentimenti provati allora, ancora acerbi. Il film infatti racchiude sia la verità presente nel libro che i suoi ricordi delle sensazioni di quando lo lesse, più di un trentennio fa.
La vicenda si snoda nel corso dell’estate del 1985. Mentre il sedicenne Alexis si trova in vacanza in una cittadina balneare sulle coste della Normandia, viene salvato eroicamente dall’annegamento dal diciottenne David. Alexis ha appena incontrato l’amico dei suoi sogni. Ma questo sogno durerà più a lungo di una sola estate? Alexis ha talento per la scrittura, una vocazione che lo aiuterà a esprimere ciò che è accaduto e a elaborare la dura prova che ha attraversato e andare avanti.
“Il libro non presenta mai l’essere gay come un problema, non lo rende mai una difficoltà, ha un approccio, rispetto all’epoca in cui è stato scritto, molto evoluto e moderno – spiega Ozon -. Alex e David si amano, e il fatto che siano due ragazzi non ha importanza. È il film che avrei desiderato vedere quando ero ancora un ragazzo, ma nei film degli anni ’80 le storie che parlano di amori omosessuali vengono presentate con toni molto cupi e dolorosi, anche prima dell’arrivo dell’Aids. Ho ripreso la storia d’amore fra i ragazzi in modo molto classico, senza ironia, per renderla una storia d’amore universale”.