A Palazzo Ducale di Genova, fino al 20 febbraio, è aperta la più grande e completa mostra antologica dedicata al grande genio olandese Maurits Cornelis Escher, uno degli artisti i cui mondi impossibili sono entrati nell’immaginario collettivo rendendolo una vera icona del mondo dell’arte moderna. Con oltre 200 opere e i suoi lavori più rappresentativi come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, la mostra presenta in 8 sezioni un excursus della sua intera e ampia produzione artistica. All’interno della mostra è inoltre possibile esplorare l’immaginifico universo escheriano tramite inedite sale immersive e strutture impossibili messe a confronto con opere di grandi artisti visionari del calibro di Giovanni Battista Piranesi e di Victor Vasarely.
Promossa e organizzata dal Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova, Regione Liguria e Arthemisia, in collaborazione con M. C. Escher Foundation, la mostra è curata da Mark Veldhuysen e Federico Giudiceandrea. A curare l’illuminazione è Francesco Murano, tra i più richiesti progettisti italiani d’illuminazione al servizio dell’arte. “La mostra dedicata ad Escher – sottolinea -, oltre ad essere affascinante, ha un enorme valore didattico perché la sua ricerca investe tanti campi differenti: dalla tecnica alla geografia, dalla zoologia alla mineralogia, dall’arte islamica al simbolismo massonico. Per questo le opere dell’autore vengono viste, lette ed esaminate minuziosamente da una distanza di pochi centimetri”.