Le fiction televisive continuano a proliferare sulle piattaforme. Dopo Muccino tocca ora a Salvo Ficarra e Valentino Picone confrontarsi con la serialità. I due comici siciliani debuttano su Netflix il 1 gennaio con Incastrati, una commedia giallo-comica in otto episodi che hanno scritto, diretto e interpretato, con la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Paolo Buonvino.
Al centro della storia un omicidio “eccellente”, due amici capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato e tanti malintesi che li trascineranno in situazioni surreali. Questo il mix di ingredienti per questa commedia degli equivoci che si sviluppa in quasi tre ore durante le quali i due amici cercano di scappare dalla scena del crimine mettendosi sempre nei guai, in un crescendo di eventi tragicomici che li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.
Al loro fianco Marianna di Martino, nei panni detta tosta poliziotta corazzata contro gli uomini che verrà messa a dura prova da Valentino e Anna Favella, sorella di Valentino e moglie di Salvo, salutista e animalista convinta, fissata con l’alimentazione sana e lo yoga. Nel ben assortito cast anche il mafioso frustrato Tony Sperandeo; l’integerrimo procuratore Leo Gullotta; Sergio Friscia, il giornalista sempre a caccia di scoop; Mary Cipolla, l’adorata mamma di Valentino.
Dieci settimane di riprese nella Sicilia occidentale tra Palermo e Sciacca, nei territori collinari di Piana degli Albanesi e di San Cipirello e nella splendida cornice dell’Abbazia di Santa Maria del Bosco a Contessa Entellina.
Una nuova sfida per la coppia palermitana, che si è tuffata con entusiasmo in questa avventura che dava loro la possibilità di dipanare la trama in più episodi (con la collaborazione alla stesura degli script di Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli e Fabrizio Testini), come se fosse un film molto più lungo, e quindi avere la possibilità di approfondire l’avventura e la psicologia dei personaggi: le loro aspirazioni, le paure, le sconfitte e le rialzate.
“E’ stato bello raccontare di nuovo una certa Sicilia; una certa mafia, nascosta ma (ahinoi) lontana dall’essere definitivamente sconfitta – dicono Salvo e Valentino presentando la serie online -. Realizzare Incastrati è stato ironizzare e giocare con la struttura seriale, che è diversa da quella che eravamo abituati a frequentare. E’ stata l’occasione per giocare a fare quello che si fa da sempre nel cinema comico: cacciarsi nei guai e tentare di uscirne più goffamente possibile. E qui l’abbiamo combinata veramente grossa.”.