Una storia sul destino e l’umanità la racconta Guillermo del Toro nel film La Fiera delle Illusioni- Nightmare Alley , distribuito nei cinema da The Walt Disney Company Italia. Il visionario regista messicano mette mano al romanzo del 1946 di William Lindsay Gresham, per confezionare un ipnotizzante, imperdibile noir dalle magiche atmosfere e dalla forza dostoevskiana, che mescola seduzione e tradimento, con protagonista un impeccabile Bradley Cooper affiancato da superbi Cate Blanchett, Rooney Mara, Toni Colette, David Strathairn e Willem Dafoe.
Sceneggiata da del Toro con Kim Morgan, ambientata nel 1939, nell’atmosfera dell’America post-Depressione in procinto di entrare nel secondo conflitto mondiale, la vicenda ruota intorno alla parabola esistenziale del carismatico, spiantato e misterioso Stanton Carlisle (Cooper) che vede spianata la strada per il successo utilizzando le arti truffaldine carpite alla chiaroveggente Zeena (Collette) e all’ ex mentalista Pete suo marito (Strathairn), in un luna park itinerante, per abbindolare l’alta società newyorkese. Con la giovane e innamorata Molly (Mara) al suo fianco, Stanton pianifica di imbrogliare un pericoloso magnate (Jenkins) con l’aiuto di una misteriosa psichiatra (Blanchett), che forse potrebbe essere la sua avversaria più temibile.
“Stanton è un uomo a cui vengono dati tutti gli elementi per cambiare la sua vita – spiega il regista -. Ha delle persone che credono in lui, che lo amano e che si fidano di lui. Tuttavia, la sua determinazione e la sua arroganza sono talmente forti da allontanarlo da tutto ciò”.
L’affascinante pellicola prende il via da un luna park itinerante degli anni Trenta, tra mille meraviglie e numeri terrorizzanti, che accoglie Stanton in fuga da un passato da dimenticare e in cerca di riscatto sociale, pronto per questo a vendere l’anima all’arte dell’imbroglio che lo catapulterà tra i saloni sfarzosi della ricca borghesia americana e del potere. Trasformatosi da vagabondo in elegante imbonitore convinto di poter manipolare persino il fato.
del Toro ha voluto esplorare i confini fra l’illusione e la realtà, il successo e la tragedia con una spietata storia di tradimenti e disumani castighi. Vizio, lussuria, tradimento crescono man mano che Stanton impara cinicamente a sfruttare il bisogno umano di credere nell’aldilà. Una fiaba morale in cui il destino alla fine presenta il conto.