Il bacio immortale tra Elizabeth Taylor e Richard Burton diventa un video digitale. Gli scatti dello scoop fotografico realizzato a Ischia dal “paparazzo” Massimo Geppetti nel 1962, crearono scompiglio rendendo pubblica la relazione sentimentali proibita tra i due attori, entrambi sposati, nata sul set del film Cleopatra. L’inedito filmato, realizzato dalla Marcello Geppetti Media Company, sarà messo all’asta su ItaliaNFT il prossimo 18 giugno, partendo da una cifra base di 30mila dollari. Uno scoop mondiale che rinasce grazie a sofisticate tecniche di morphing applicate ai negativi originali producendo un filmato realistico ad alta risoluzione in grado di rendere il pubblico spettatore dell’evento, aprendo una nuova frontiera per la Digital Art applicata agli archivi.
Questo filmato inedito diventa anche un NFT (Non Fungible Token), ossia un certificato digitale basato sulla tecnologia blockchain per identificare in modo insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale. Insomma, un nuovo paradigma nella gestione del diritto di proprietà messo in campo da ItaliaNFT, il primo marketplace dedicato alla valorizzazione dei beni digitali del made in Italy.
Testimonial d’eccezione alla presentazione alla Casa del Cinema di Roma dell’inedito filmato, l’attrice Sandra Milo, convinta sostenitrice del valore del bacio. “Oggi manca la passione per la vita, il bacio è importante perché è anche lo scambio tra due anime- sostiene -. Oggi per i giovani non è più così importante, se ne è persa la magia”. Si è perso anche l’amore per il cinema, sostiene. “Un film è una cosa da condividere al buio di una sala, ci fa sognare mondi diversi”.
Racconta di quando sul set di Totò e la Luna, il regista Steno voleva che baciasse Tognazzi e lei si rifiutava. “Guardi che mi lavo i denti tutti i giorni” fu la risposta stizzita dell’attore. “Quando Fellini mi baciò sulla bocca io ero innamoratissima di lui, svenni per l’emozione, lui se ne andò, avevo dimostrato la mia fragilità -ricorda serafica la Sandrocchia nazionale-. Il cinema allora era totalmente in mano agli uomini, le belle donne dovevano avere poco cervello, volevano nasconderne il pensiero”. E molto ancora oggi su quel fronte deve cambiare.