Sarà dedicata a Gian Maria Volontè la quinta edizione del Bari International Film Festival che si svolgerà dal 5 al 12 aprile tra lo storico Teatro Petruzzelli e altre undici sale del capoluogo pugliese. Il kolossal biblico Noah diretto da Darren Aronofsky, con Russell Crowe nei panni di Noè, aprirà le anteprime internazionali della kermesse presieduta da Ettore Scola, ideata e diretta da Felice Laudadio, che offrirà più di trecento appuntamenti tra cinema d’arte, civile e cultura, con un low budget di 1 milione e 300 mila euro, Iva compresa. Più di duecento le proiezioni (141 lungometraggi, 44 corti, 40 documentari e 14 eventi speciali) affiancate da mostre, tavole rotonde con gli autori, laboratori.
Tra le anteprime internazionali la deliziosa commedia di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel, con Ralph Pinennes, Murray Abahams, Tilda Swinton, Mathieu Amalric, Adrien Brody, Willem Dafoe, Harvey Keitel, Jude Law, Edward Norton (nelle sale dal 6 aprile con Fox), The Other Woman di Nick Cassavetes con Cameron Diaz; War Story con Antony Hopkins, Catherine Keener, Donatella Finocchiaro e Vincenzo Amato, interamente girato in Italia; The invisible woman, la donna amata da Dickens, diretto e interpretato da Ralph Fiennes con Kristin Scott-Thomas; L’amour est un crime parfait dei Larrieu con Mathieu Amalric; la commedia svedese Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve; Fading Gigolò diretto e interpretato da John Turturro con Woody Allen e Sharon Stone. Tra i dodici film stranieri totalmente inediti in Italia il palestinese Giraffada, il russo Didi Papa, il polacco Onirica, Fever e ancora Les Interdits,Tangerines, Kidon, Of Horses and men, Pas son genre, Controra. Oltre agli undici film Italiani in concorso (Come il vento di Puccioni, Il capitale umano di Virzì, Anita B di Faenza, L’intrepido di Amelio, Anni felici di Luchetti, L’amministratore di Marra, Il venditore di medicine di Morabito, Neve di Incerti, Song ‘e Napule dei Manetti, La mia classe di Gaglianone, L’ultima ruota del carro di Veronesi) anche l’ultimo film di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità.
In programma anche un’atra dozzina di film italiani (Miele di Valeria Golino, Via Castellana Bandiera di Emma Dante, L’arbitro di Zucca, Una piccola impresa meridionale di Papaleo, il Sud è niente di Mollo, Salvo di Grassadonia e Piazza, Smetto quando voglio di Sibilia, Take Five di Lombardi, Zoran di Oleotto, Il tempo uccide di Artale, La mafia uccide solo d’estate di Pif, La prima neve di Segre) alla presenza di interpreti e registi. Un importante tributo a Gian Maria Volontè a vent’anni dalla morte sul mesiere e sull’arte dell’attore, sul profilo umano e politico ripercorsi attraverso i suoi film, i preziosi documenti di Rai Teche, della Cineteca di Bologna, dell’Istituto Luce, dell’Archivio del Moovimento Operaio, dell’Associazione Quasar presieduta dalla figlia dell’attore Giovanna Gravina Volontè, con le testimonianze di attori, registi, produttori che gli furono vicini. Non mancheranno le lezioni di cinema di Andrea Camilleni, i tributi a Alain Resnais e Massimo Troisi, i corti di Ettore Scola su Fellini e “Partigiani” di Roberto Leggio con l’ultima intervista a Carlo Lizzani pochi giorni prima della sua tragica morte.
“L’ampiezza del programma rispecchia la richiesta di cinema e di cultura di folle di giovani – sottolinea Scola -. La tv, la scuola non parlano di cinema, le occasioni di scambio sono sempre meno, anche per ricordare. Il Bif&st è l’unico che fa lezioni di memoria”. “Non è il trionfo del folklore locale ma un appuntamento internazionale con la qualità- sottolinea il governatore della Puglia Nichi Vendola-. Investiamo nel cinema e nella tv, dopo Lecce e Bari abbiamo aperto un cineporto anche a Foggia. L’anno prossimo – annuncia – nascerà l’Apulia Film House nello storico palazzo della Fiera del Levante di Bari che diventerà un museo e un laboratorio legato al cinema. Il Festival è un punto di partenza e di arrivo, un’esperienza collettiva importante, non segnata dalla mondanità. Lavoriamo sulla memoria per far crescere un pubblico sempre più attrezzato”.