È uscito per La nave di Teseo Ali, il nuovo romanzo dello scrittore ferrarese Enrico Dal Buono, un’esplosione di visioni poetiche, uno specchio deformato delle nostre paure e delle nostre speranze, alimentato dal basso continuo, ostinato e ultraterreno dell’amore.
In un mondo tale e quale al nostro, ma in cui le persone hanno ali glabre che faticano a controllare, Eugenio è un allenatore di palla-ala fallito e in crisi di mezza età. È il padre affettuoso di due gemelli e il marito annoiato di Gaia, devotissima figlia di Falco Tremamondo, magnate della finanza e convinto filantropo. Eugenio frequenta prostitute al di sopra dei 1.000 metri di quota, zona franca là dove tutto è possibile e resta segreto. Ma viene scoperto e convinto da Gaia e Falco a ricoverarsi nel lussuoso Gravity Resort, nuova clinica di Montecarlo specializzata nell’amputazione delle ali dei vip: grazie a quest’operazione potrà finalmente rassegnarsi alla propria vita. Qui conosce Ivo Slavici, giornalista paranoico e complottista, e Celeste Possamai, conturbante ma un po’ ingenua ex prostituta ed ex tossica che ha deciso di liberarsi dalle ali per via degli attacchi di panico di cui soffre in volo. Lei ed Eugenio condividono un desiderio che non riescono ancora a nominare con parole umane, si innamorano, e cominciano a sospettare che il Gravity Resort faccia parte di un piano concepito da Falco Tremamondo con lo scopo di “salvare l’umanità”.
Enrico Dal Buono è nato a Ferrara e vive a Milano. Ha pubblicato una raccolta di racconti, Come fratelli (2013), un saggio, La provincia è sagra (2018), due romanzi, La vita nana (2015) e Siete tutti perdonati (2020). Ali è il suo terzo romanzo.