Quanti amici hai? A quanti di loro diresti i tuoi segreti? Sei sicuro che nessuno di loro ti tradirebbe mai? Da queste domande nasce Tramite Amicizia di Alessandro Siani che l’ha diretto e interpretato con Max Tortora, Matilde Gioli, Maria Di Biase, Yari Gugliucci e sarà in più di cinquecento sale dal 14 febbraio con 01 Distribution. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema, il film ambientato a Ferrara, è un racconto semplice su un sentimento che sta perdendo sempre di più valore nell’epoca dei social.
“I mi piaci sono diventati LIKE, i follower sono la nuova comitiva virtuale – spiega Siani presentando il film a Roma con il cast -. Ma se davvero hai bisogno di un amico, sei sicuro di poter contare su qualcuno dei tuoi amici che scrivono sotto i tuoi post? E se questo qualcuno non esiste, tanto vale fittarne uno: non resti deluso e sei consapevole che il tempo che ti dedica è di assoluta qualità. L’amicizia non ha prezzo…forse!! O meglio, chi trova un amico trova un tesoro… in questo caso, chi cerca un amico… spende un tesoro!!!”.
Nel nostro Paese se cerchi un lavoro o un posto in ospedale, lo puoi trovare solo tramite amicizia. Siani dunque si cala nei panni del proprietario di un’agenzia che offre amici a noleggio. Se hai bisogno di conforto, di compagnia o semplicemente di un consiglio per fare shopping, Lorenzo è il finto amico che fa per te! Affabile, premuroso, gentile. Insomma, l’amico perfetto. Quando i suoi familiari, dipendenti di una fabbrica di dolciumi rischiano il posto di lavoro perché il proprietario (Tortora), sentendosi estremamente solo, vuole vendere, ha un guizzo di genio per salvare la situazione. Tra gag e colpi di scena, la complicità della cugina Filomena (Maria Di Biase) e di un’amica molto speciale (Matilde Gioli), riuscirà Lorenzo a convincere Alberto a salvare l’azienda e i suoi dipendenti?
L’attore partenopeo ha usato la commedia per affrontare, anche se in modo un po’ superficiale, il dramma del lavoro. “I problemi del vivere oggi sono tangibili, tanti si sentono soli – riflette -, l’utilizzo spropositato dei social non ci fa più guardare negli occhi, dopo il Covid ho spento il telefono e ho riacceso l’amicizia vera”.