Il confronto tra il passato e il presente, tra le illusioni di un tempo e la realtà di oggi, tra come eravamo e come siamo diventati è il tema di Un’ Estate Fa un thriller transgenerazionale in otto episodi dal 6 ottobre ogni venerdì in prima serata su SkyAtlantic e in streaming su Now. La serie ricca di colpi di scena è prodotta da Sky Studios e Fabula Pictures, diretta da Davide Marengo e Marta Savina, con protagonisti Lino Guanciale e Filippo Scotti, con Claudia Pandolfi, Antonia Fotaras e un folto gruppo di giovani, promettenti attori.
Sky Studios continua a costruire un immaginario seriale di qualità, con una precisa identità, caratterizzata da storie forti e generi sempre diversi. Come quest’ottima serie Sky Original, ricca di pathos e flashback, ben scritta da Valerio Cilio, Federico Favot, Michele Alberico, Massimo Bacchini, che hanno sapientemente creato un coinvolgente intreccio tra thriller, fantasy, commedia e romantico che si sviluppa su due piani temporali, i nostri giorni e l’estate dell’ultimo decennio del secolo passato, le due età dei personaggi, la leggerezza dell’adolescenza contro le infinite responsabilità dell’età adulta, l’allegria della vacanza contro la tragedia di un omicidio, l’ottimismo della gioventù contro i suoi stessi lati oscuri.
Si parte da un campeggio degli anni ‘90 dove imperversano in tv le imprese degli eroi del calcio mondiale, il gruppone degli amici, gli amori estivi, i falò in spiaggia. All’improvviso però, una ragazza scompare. E nulla sarà più come prima, anche a distanza di trent’anni da quella indimenticabile estate. Un mistero che si dipana fra il 1990 e il presente, tra amicizia, leggerezza e tanta, tantissima nostalgia per come eravamo. Nostalgica è anche la colonna sonora, che comprende tantissime hit degli anni ’80 e ’90.
Lino Guanciale, ormai praticamente votato al mystery, interpreta Elio, un avvocato cinquantenne con una bella famiglia. Quando trent’anni dopo viene rinvenuto il corpo della ragazza di cui era innamorato da adolescente Elio è in cima alla lista dei sospettati dell’omicidio, ha un incidente in auto, perde i sensi e al suo risveglio la sua mente continua a spostarsi nel tempo, tra l’oggi e il 1990. Cercando di scoprire cosa è successo davvero e di scagionarsi dall’accusa di essere lui l’assassino, dovrà portare avanti un’indagine tra passato e presente che per lui nasconde forse anche la speranza di poter cambiare le cose.
Quando ripensiamo al passato tendiamo a idealizzarlo. Tutto ci sembra magico, lontano e inevitabilmente… perduto. Chi di noi allora non vorrebbe avere una seconda possibilità, tornare indietro, rivivere quelle stesse emozioni e, forse, cambiare le cose? Quante scelte avremmo fatto in modo diverso, quanti errori ci saremmo evitati? Queste sono le domande su cui si incardina il nostro racconto – spiegano i creatori della serie Alberico e Bacchini – . Se fosse possibile rivivere l’adolescenza con la testa e la consapevolezza che abbiamo oggi non cambierebbe nulla, perché le scelte fatte e gli errori compiuti ci hanno reso quelli che siamo. Quello che questa serie sostiene è dunque che ogni idea di una seconda possibilità è in realtà illusoria e che quando ci confrontiamo con il passato, il massimo che ci è concesso è di capire, intimamente, e una volta per tutte, chi siamo”.