Bisognerebbe poter risolvere le acredini familiari di una vita in dodici ore. Non è mai troppo tardi per chiarirsi con i parenti. E’ questo il messaggio di Pare parecchio Parigi il film prodotto da Levante con Rai Cinema, scritto, diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni con Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e Nino Frassica e un gustoso cameoaffidato a Massimo Ceccherini e Gianna Giachetti, in 450 sale con 01 Distribution.
Alla soglia dei sessant’anni, con trent’anni di carriera alle spalle e una quindicina di film, l’attore toscano abbandona i toni da cabaret per imbastire una commedia agrodolce, leggera e profonda, sull’ennesima famiglia disfunzionale che, involontariamente e comicamente, tenta di ricucire i rapporti logorati.
“Questa storia è liberamente ispirata ai fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il padre malato in roulotte e gli fecero credere di essere arrivati a Parigi – spiega Pieraccioni -.Viaggiarono non uscendo quasi mai dal loro podere. Il film è dedicato a loro. E a tutti i sognatori”.
Per esaudire il desiderio del vecchio e malatissimo padre di fare un viaggio a Parigi con i figli, i tre fratelli che non si parlano da cinque anni fingeranno di partire con lui da Firenze a bordo di un camper, che non uscirà mai dai confini di un maneggio di cavalli, per non mettere a repentaglio dal vita del moribondo genitore. Quel viaggio messo in scena diventerà una paradossale, avventurosa e irresistibile occasione per far riavvicinare i fratelli e riconciliarli con il padre con una sorta di abbraccio tenero da “armata Brancaleone”. Una “zona franca” nella quale finalmente avere una resa dei conti in modo pacifico.
Nei suoi precedenti film c’è sempre stato un momento più acceso di tenerezza, ma subito spento dalla parte comica. In questa storia era importante raccontare bene i rapporti dei tre fratelli con questo padre burbero e assente che avevano perso di vista da anni. “Quando si raccontano queste dinamiche familiari prende il sopravvento la parte emozionale – spiega Pieraccioni-. In ogni famiglia ci sono dei non detti, delle acredini mai sopite, questa non vuole vivere di rimpianti. I nostri quattro sentono che hanno l’ultima occasione se non per recuperare il loro rapporto per mettere almeno qualche importante tassello a posto”.