All’inventore del politicamente scorretto in tv è dedicata la fiction Com’è umano lui in onda il 30 maggio su Rai 1 diretto da Luca Manfredi. Un doveroso omaggio a Paolo Villaggio e ai suoi indimenticabili personaggi in un racconto inedito e sconosciuto ai più della vita pubblica ma, soprattutto, privata del mitico attore e scrittore genovese scomparso nel 2017, magistralmente interpretato nel tv movie da Enzo Paci. Nel cast Camilla Semino Favro, nei panni della moglie Maura, Emanuela Grimalda e Augusto Zucchi sono i genitori, gli storici amici Andrea Benfante e Andrea Filippi che interpreta De Andrè.
La storia ripercorre gli anni 60, quando Villaggio si divideva tra il lavoro di impiegato presso la Cosider e quello di attore di teatro amatoriale a Genova. Non tutti sanno quanto gli costò dire addio al posto fisso per inseguire il suo sogno artistico. I suoi lo volevano avvocato ma lui, ribelle, anticonformista, rivoluzionò l’educato mondo televisivo, scuotendo il pubblico, insultandolo, facendolo aggredire dal tedesco Kranz. Geniali anche il rassegnato Fracchia e la maschera grottesca del ragionier Ugo Fantozzi, parodia impietosa dell’impiegato.
Il film punta a mostrare tutte le sottigliezze del suo carattere, racconta gli aspetti più intimi dell’uomo, fragile e coraggioso. “E’ stato una delle ultime maschere – sottolinea Paci -, aveva una poetica non insultante, arrivava tutto il ragionamento che c’era dietro una battuta”. Ad aiutare gli autori nella sceneggiatura i figli Elisabetta e Piero Villaggio. “Mamma lo ha sempre sostenuto, era certa che sarebbe diventato qualcuno – ricorda la figlia -. Era un tipo particolare, con lui non si è mai annoiata. Come padre era fuori dalle regole, stimolante, vulcanico, simpatico, faticoso”.
“Siamo tutti un po’ Fantozzi”, lo disse in un’intervista a Maurizio Costanzo per sottolineare le nostre fragilità. “Lui però nella vita non era Fantozzi – precisa Paci -, ha disegnato il mondo in modo chirurgico, con spietatezza, ma con buongusto”.