di Ruth Kvarnström-Jones, Nord, 2024.
È una fredda sera di dicembre del 1901 e nella sontuosa sala dei banchetti del Grand Hôtel fervono i preparativi per la prima cerimonia d’assegnazione del Premio Nobel, riconoscimento per chi, attivo nelle scienze e nelle arti, apporta “benefici all’umanità” e dedicato al celebre inventore svedese Alfred Nobel. Tuttavia, negli uffici ai piani superiori l’atmosfera è decisamente meno gioiosa. L’albergo, un vanto per la corona svedese e per l’intera nazione, è sull’orlo del fallimento. Per sovvertire un destino già scritto ed evitare lo scandalo, viene deciso di rivolgersi alla persona che, da sola e dal niente, negli ultimi anni è riuscita a dare vita a una catena d’alberghi di grande successo: Wilhelmina Skogh.
Nonostante le sue indubbie qualità, però, la scelta di una donna a capo del Grand Hôtel fa storcere il naso a molti e suscita una vera e propria rivoluzione tra il personale maschile, tanto che la maggior parte arriva addirittura a licenziarsi. Ma Wilhelmina non è certo tipo da lasciarsi intimidire, anzi, sostituisce prontamente gli uomini con una nuova generazione di ragazze che, per scelta o necessità, cercano un’esistenza che vada oltre i confini del focolare domestico. Per la governante Margareta Andersson sarà anche un modo per sottrarsi alle botte del marito ubriacone. Grazie al coraggio e all’intraprendenza di Wilhelmina e delle sue formidabili collaboratrici, il Grand Hôtel diventa così un modello di eccellenza al femminile, un elegante scenario in cui s’incrociano i destini di umili cameriere e arroganti nobildonne, ricche ereditiere e governanti ambiziose.
Wilhelmina (detta Mina) è una donna dalle grandi doti manageriali: da lavapiatti è diventata direttrice di tre alberghi e ora, per la più grande sfida della sua vita, decide di scommettere proprio sulle donne e grazie a loro crea una vera e propria rete di solidarietà femminile che la condurrà al successo.
Ispirato a una storia vera, questo romanzo ci fa entrare non solo nelle stanze segrete di un albergo iconico che ha segnato un’epoca, ma soprattutto nei cuori e nelle menti di un gruppo di donne brillanti e determinate, che non hanno avuto paura di sfidare le convenzioni del loro tempo pur di realizzare le proprie aspirazioni, diventando così un esempio di emancipazione e successo.
La scrittrice Ruth Kvarnström-Jones è nata e cresciuta in Inghilterra, ma vive a Stoccolma da più di trent’anni. Innamorata della città ha deciso di scrivere una serie di romanzi ambientati in edifici particolarmente significativi della capitale svedese. Le formidabili donne del Grand Hôtel ha avuto un grande successo in patria ed è attualmente in corso di traduzione in tutto il mondo.