“Amare il cinema significa capirne la necessità. E’ uno strumento di comprensione della realtà, di evoluzione della societa”. Lo afferma Ettore Scola presentando la sesta edizione del BIF&ST, il Bari International Film Festival da lui presieduto, diretto da Felice Laudadio, promosso dalla Regione Puglia e dall’ Apulia Film Commission, che si svolgerà a Bari dal 21 al 28 marzo.
Trecento gli appuntamenti, fra cui 200 proiezioni in dodici sale cittadine di film, documentari, cortometraggi, un convegno su Fritz Lang, una tavola rotonda su cinema e fiction, sette Focus sugli attori e le tradizionali, attesissime, lezioni di cinema, organizzate in collaborazione con la Fipresci, tenute al Teatro Petruzzelli da otto grandi registi europei come Alan Parker, Nanni Moretti, Jean Jacques Annaud, Costa-Gavras, Ettore Scola, Andrej Wajda, Edgard Reitz e Margarethe von Trotta, che presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film The Misplaced World con la protagonista Barbara Sukowa.
Tra le anteprime internazionali, fuori concorso, aprirà il 21 Kurt Cobain; Montage of Heck di Brett Morgen seguito da Humandroid di Neil Blomkamp con protagonista un robot dai sentimenti umani e da Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo, con John Turturro, Luca Zingaretti, Lillo, Carolina Crescentini. Il 22 marzo in programma il kolossal da 38 milioni di dollari L’Ultimo Lupo di Annaud, interamente girato in Mongolia; il 23 proiezione dell’opera prima del britannico Alex Garland Ex Machina, dichiaratamente ispirato a Metropolis di Lang; il 24 in programma Ho ucciso Napoleone di Giorgia Farina con Micaela Ramazzotti, Libero de Rienzo, Adriano Giannini, Elena Sofia Ricci, Pamela Villoresi, Thony; il 25 marzo Slow West dello scozzese John Maclean con Michael Fassbender; il 26 The Gunman di Pierre Morel con Sean Penn, Jasmine Trinca, Javier Bardem. Chiuderà il festival il 28 marzo Ritorno al Marigold Hotel di John Madden con Maggie Smith, Judy Dench, Richard Gere, Bill Nighy, Penelope Wilton.
Tra i dodici film inediti in Italia in concorso Shelter di Paul Bettany con Jennifer Connelly; Graziella di Mehdi Charef con Rossy De Palma; Road 47 di Vicente Ferraz con Sergio Rubini; Discount di Julien Petit con Olivier Barthelemy; Jamais de la vie di Pierre Jolivet con Olivier Gourmet; Miss Julie di Liv Ullmann con Jessica Chastain, Colin Farrell, Samantha Morton e il documentario Magicarena con il backstge della messinscena dell’Aida di Verdi all’Arena di Verona.
Dodici anche i film italiani in concorso scelti tra i migliori passati nelle sale e nei festival: Torneranno i prati di Olmi; Anime Nere di Munzi; Hungry Heart di Costanzo, Incompresa di Asia Argento, Il ragazzo invisibile di Salvatores, Biagio di Scimeca, Noi e la Giulia di Leo, Buoni a nulla di De Gregorio, Il nome del figlio di Archibugi, I nostri ragazzi di De Matteo, Il giovane favoloso di Martone, Patria di Farina.
“Nella storia dei festival di tutto il mondo che ben conosco –dice Felice Laudadio – non è mai avvenuta una simile concentrazione di così autorevoli talenti impegnati a tenere lezioni di cinema. Da vecchio giornalista mi auguro che i mass media prestino a questo avvenimento straordinario la stessa attenzione riservata a eventi certamente più ‘popolari’ ma infinitamente meno rilevanti sul piano della cronaca culturale e cinematografica. Lo scorso anno furono oltre 70.000 gli spettatori in 8 giorni, con una presenza media di 1.200 persone ad ogni lezione di cinema al Petruzzelli, tutto esaurito. Con iniziative di questo tipo, se correttamente raccontate dai giornali, dalle tv, dalle radio e dal web, si contribuisce a combattere e a battere la montante barbarie culturale”.