Si avvicina in odor di polemica l’uscita del film Ustica di Renzo Martinelli, nelle sale dal 31 marzo. Il regista di Vajont e Piazza delle Cinque Lune fa sapere che la giunta Pisapia rifiuta di ospitare in centro a Milano la riproduzione del DC9 Itavia abbattuto in volo il 27 giugno del 1980, realizzata per la promozione del film, interpretato da Marco Leonardi, Caterina Murino, Lubna Azabal, Tomas Arana, Federica Martinelli con Paco Reconti, Yassine Fadel, Joe Capalbo, Jonis Bascir, Shelag Gallivan e l’amichevole partecipazione di Enrico Lo Verso.
“Per la stessa identica area – sottolinea il regista lombardo – a due passi dal Duomo, era stata invece concessa l’autorizzazione nel 2013 alla Europe Assistance Italia, compagnia del Gruppo Generali, che vi aveva allestito un sottomarino L1 F3, con tanto di slogan ‘Tutto può succedere’. E tutto può succedere veramente, se, a quanto pare, la pubblicità di una compagnia di assicurazioni merita più visibilità di un film dall’altissimo valore etico, che con questa iniziativa di forte impatto cercava di richiamare l’attenzione, specialmente di un pubblico più giovane e totalmente ignaro della vicenda, su una delle tante stragi del nostro Paese che, a distanza di 36 anni, ancora attende una verità”.
Dopo aver fatto luce sul caso Moro e raccontato la tragedia del Vajont, senza mai tralasciare nomi e cognomi di responsabili, Martinelli svela la verità del caso Ustica, uno dei misteri d’Italia più dolorosi. Nessuna delle ipotesi sulle cause del disastro (cedimento strutturale dell’aereo, una bomba a bordo, un missile) è stata sino ad oggi provata. Il film, frutto del lavoro di tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent’anni trascorsi da quella tragica notte, porta a una nuova, agghiacciante verità, inconfutabilmente supportata da materiale documentale.