In tempi bui costellati di stragi terrestri, la sconfitta del terrorismo stellare, anche se solo cinematografica, dispensa un tocco di serenità. Star Trek Beyond (nelle nostre sale dal 21 luglio, dal 22 negli Usa), scritto da Simon Pegg, Doug Jung, Roberto Orci, John D. Payne e Patrick McKay, molto ben diretto da Justin Lin e interpretato da Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Anton Yelchin, Idris Elba, tiene lo spettatore incollato per un paio di piacevoli ore allo schermo, in una divertente girandola di azioni drammatiche mozzafiato, stemperate da gustosa ironia e tanto sano umorismo .
Realizzato in meno di un anno e mezzo, con molti omaggi alla tradizione, il tredicesimo capitolo della popolare saga creata mezzo secolo orsono da Gene Roddenberry e ripresa da J.J. Abrams nel 2009, torna sugli schermi con un epico viaggio della USS Enterprise e del suo intrepido equipaggio intento a esplorare gli angoli più remoti dello spazio sconosciuto.
Il capitano Kirk e il suo equipaggio, provati dalla lunga permanenza tra le stelle e stanchi della vita di routine sull’ astronave, raccolgono al volo una richiesta di aiuto. L’Enterprise si avventura dunque in un angolo di spazio non mappato, è risucchiata in una fitta nebulosa e attaccata da uno sciame di api-meteoriti che la fanno a pezzi. Finiranno prigionieri su un pianeta sconosciuto e selvaggio, tra aspre catene rocciose appena addolcite da alberi e piante similterrestri. Ad attenderli un nuovo nemico misterioso che metterà a rischio la loro vita e tutti i mondi della Federazione.
Per vincere l’ardua battaglia si creano nuove, improbabili coppie, come quella con Spock e Mccoy, artefici di fulminanti battute ironiche e scenette esilaranti che mettono in secondo piano anche il perfido e misteriso Krall, responsabile degli attacchi (interpretato da un irriconoscibile Idris Elba sfigurato da un’orribile maschera). Una sana risata fa però perdere forza anche ai suoi deliranti mortali proclami contro i mondi.
E ora non resta che attendere Star Trek 4 con la nuova storia già scritta da J.D. Payne e Patrick McKay in cui James T. Kirk intraprenderà un viaggio nel tempo e incontrerà il padre George, morto il giorno della sua nascita.