Ricerca di originalità e diversità. Sono le parole d’ordine della 14ma edizione delle Giornate degli Autori, presieduta da Roberto Barzanti , che si terrà dal 30 agosto al 9 settembre nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia. Non per stupire, non per provocare sull’onda dei titoli facili, ma per il piacere condiviso della scoperta, della differenza, della ricerca di voci fuori dal coro. Undici giorni di grande cinema, di grandi personalità, incontri, spettacolo.
I film in concorso, selezionati da un team capitanato da Giorgio Gosetti, sono Calendaria di Jhonny Hendrix Hinestroza, sulla Cuba che si avvia al cambiamento nella metà anni ’90; Il Contagio di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini con Vinicio Marchioni, Maurizio Tesei, Anna Foglietta, Vincenzo Salemme, sulla ragnatela della corruzione e le sue vittime; Dove cadono le ombre, opera prima di Valentina Pedicini, ispirata a una storia vera, con Elena Cotta; L’equilibrio di Vincenzo Marra su un sacerdote campano alle prese coi rifiuti tossici; Eye on Juliet di Kim Nguyen, una storia d’amore vista attraverso l’occhio di un piccolo drone tra il deserto mediorientale e un oleodotto.
Ga’Agua dell’ israeliano Savi Gabizon sul percorso parallelo di un padre e un figlio; Life guidance sugli abusi del capitalismo perfetto dell’austriaca Ruth Mader;Looking for Oum Kulthum di Shirin Neshat che fa rivivere sullo schermo il mito della leggendaria cantante che tutto il mondo arabo venera fin dagli anni ’50. M, opera prima della francese Sara Forestier, ruota intorno a un melodramma della parola, un amore impossibile, una scoperta; Mai mee samui samrab ter ,satira della borghesia thai condotta attraverso il filtro del cinema-sul-cinema, del tailandese Pen-ekRatanaruang;Mi hua zhi wei della cinese Pengfei sul travagliato percorso per ricostruire il rapporto madre-figlia; Volubilis, satira impietosa di una società divisa e ingiusta del marocchino Faouzi Bensaïdi.
Tra i grandi eventi, il documentario ritrovato di Ermanno Olmi che, grazie al lavoro dei ricercatori di Istituto Luce, immerge nella Milano degli anni Sessanta e nella stagione pionieristica della psicanalisi o il biopic americano; il documentario Agnelli, su una delle grandi figure internazionali del dopoguerra; lo sconvolgente Il risoluto di Giovanni Donfrancesco sui “bambini soldato” alla fine del fascismo.
La Villa degli Autori anche quest’anno avrà un fitto calendario di incontri, occasioni di discussione e di ricerca di proposte, attraverso il programma 28 Times Cinema, promosso dal LUX Film Prize del Parlamento europeo, aperto ai giovani tra i 18 e 25 anni guidati dalla regista iraniana Samira Makhmalbaf, e ancora riflessioni sulla trasformazione dei linguaggi d’autore nell’era digitale e conversazioni di Women’sTales condivise con MiuMiu.