La mitica Batmobile parcheggiata nell’ ex Palazzo degli Esami trasteverino. A farle da guardia i Supereroi dei fumetti più amati di tutti i tempi. A Roma fino al 28 gennaio c’ è un angolo di Gotham City ricostruito su 2000 metri quadri con due milioni di mattoncini LEGO dall’artista newyorkese Nathan Sawaya. Un avvocato che, scopertosi artista, ha trasformato uno dei giochi di costruzioni più popolari al mondo in autentica, originale, stupefacente opera d’arte moderna che fonde pop art e surrealismo.
L’ arte è stupore, come dimostra The Art Of The Brick: DC Super Eroes, l’esposizione realizzata da Warner Bros. Consumer Products e DC Entertainment, curata in Italia da Fabio Di Gioia di LiveTree, nel suggestivo palazzo anni ’20 riportato in vita da Cassa Depositi e Prestiti, che offre ai visitatori oltre 120 grandi sculture ispirate ai personaggi buoni e cattivi dei fumetti, tra cui Batman, Superman, Wonder Woman, Joker, Harley Quinn.
Ed è proprio un’inquietante testa del perfido Jolly dal ghigno infernale ad aprire il percorso ricco di sorprendenti visioni, che emergono dalla penombra, spesso a grandezza naturale, nei loro sfolgoranti costumi multicolori, accompagnate da una colonna sonora molto suggestiva.
“Il vero supereroe è Nathan, che con i mattoncini ha dato ai personaggi un carattere, coniugando gioco, regole, fantasia, creatività – commenta Di Gioia presentando la mostra- . Il Palazzo degli Esami è il luogo ideale per farli rivivere, è una delle grandi opere della città che continua a vivere nel bene e nel male”.
“Roma è consacrata all’arte – gli fa eco l’assessore alla cultura del I° Municipio capitolino Cinzia Guido -, i supereroi sono l’attualizzazione degli dei del Partenone”. La pop art sublima questi miti contemporanei portandoli a contatto con la realtà.
“Non mi considero un supereroe, ma ho scoperto la mia passione e sono riuscito a seguirla – replica l’artista -. La mia Wonder woman è mia moglie, la musa ispiratrice di tutte le mie opere. Chiunque può diventare un artista, non occorre avere tanto denaro, anche la costruzione di un bambino è un’opera d’arte”. Nel suo studio, confessa, ha 7 milioni e mezzo di mattoncini, per non restare sprovvisto di materia prima in caso di improvvisa ispirazione. E li ha comprati tutti, a proprie spese.
Tutte le informazioni sul sito brickartist.com