Un invito a essere coraggiosi di fronte alle tante sfide della vita, ad amare la famiglia sopra ogni cosa. Questa la filosofia dell’universo Marvel secondo due attenti genitori come Paul Rudd e Evangeline Lilly che la condividono con i loro figli. Lo hanno raccontato i due attori presentando a Roma il film Ant-Man an the Wasp, diretto da Peyton Reed nelle nostre sale dal 14 agosto con Disney, di cui sono protagonisti con gli irriducibili Michael Douglas e Michelle Pfeiffer, ringiovaniti in varie scene grazie agli effetti speciali.
Una gustosissima, veloce e divertente action comedy, che esalta il valore degli affetti familiari per difendere i quali si può dichiarare guerra al mondo, ambientata due anni prima di Civil War, in cui l’eroe in miniatura Scott Lang finito agli arresti domiciliari, legatissimo alla giovane figlia che adora, dovrà aiutare Hope van Dyne nei panni di The Wasp, a ritrovare l’adorata madre di lei scomparsa da quasi un ventennio nel mondo quantico, mettendo ko un misterioso personaggio che vuole distruggere tutte le grandi corporazioni.
Entrambi i protagonisti vorrebbero avere le doti di supereroi. “Tante volte vorrei sparire di fronte a situazioni imbarazzanti” racconta Rudd. “Rivedendo le prime puntate della serie tv Lost avrei voluto davvero rimpicciolire e scomparire– ricorda Lilly-. Era il mio primo lavoro da attrice, ero impreparata”. Nel film le formiche sono loro alleate. “Oggi le rispetto, ormai per me sono come sorelle”, spiega lui. “Ho sempre adorato gli insetti, li ho sempre protetti – dice lei -, a otto anni giravo con addosso grossi bruchi neri pelosi per spaventare le altre ragazzine del mio quartiere”.
Paul racconta che Douglas era entusiasta di girare un film con la Pfeiffer, entrambi ringiovaniti di trent’anni grazie alle nuove tecnologie. “A Hollywood preferiscono ancora gli attori più giovani – commenta -, questi supereroi sono un po’ su con l’età ma ci aiutano gli effetti speciali”. Evangeline invece contesta l’uso di creme antirughe: “E’ possibile essere straordinari anche a dispetto della propria età, in una donna c’è molto di più di un volto giovane, voglio evitare certi rimedi, invecchierò senza paura, avrò più esperienza e più cose da offrire al mondo”.
Il film esalta il valore della famiglia, dei sentimenti tra genitori e figli. “Quando sei su un set per mesi si crea un rapporto speciale con colleghi e troupe, diventano davvero come la tua famiglia” spiega Paul. “La Marvel è una famiglia straordinaria – aggiunge Evangeline -. Per la serie Lost rimasi sei anni su un’isola deserta, senza marito, alla fine delle riprese di ogni stagione mi veniva da piangere a lasciare tutti quegli splendidi colleghi, ripensandoci ancora mi commuovo”.