Torna il CiakPolska Film Festival, che dall’8 al 17 novembre porta nella capitale il meglio del cinema polacco di oggi e di ieri, tra anteprime, ospiti e classici da riscoprire, come sempre a ingresso gratuito. La manifestazione, giunta alla settima edizione e promossa dall’ Istituto Polacco di Roma, prevede una prima parte dall’8 al 10 novembre alla Casa del Cinema. In programma alcuni dei titoli polacchi più interessanti della stagione: da Ancora un giorno, film d’animazione tratto da Kapuściński, all’intenso Corpus Christi, storia di un ex criminale che si finge sacerdote, la commedia 7 emozioni o il sorprendente horror Werewolf, vincitore dell’ultimo Fantafestival.
Alla Casa del Cinema e alla sede dell’Istituto è previsto anche un omaggio a Józef Natanson, pittore polacco che ha contribuito alla realizzazione degli effetti speciali di tanti capolavori del cinema italiano degli anni ‘60, lavorando con nomi del calibro di Fellini e Ferreri.
Dal 12 al 17 novembre la manifestazione si sposta al Palazzo delle Esposizioni con la retrospettiva Lo sguardo proibito, che per il trentennale della caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre del 1989, mostrerà i più celebri capolavori del cinema polacco censurati durante il regime comunista. Costretti a tagli e modifiche o completamente esclusi dalla circolazione, questi film avevano il coraggio di violare le direttive dell’ideologia dominante, raccontando una realtà molto diversa da quella della propaganda ufficiale.
L’inaugurazione è martedì 12 con Mani in alto! di Jerzy Skolimowski, bandito per oltre 25 anni per il suo spirito iconoclasta che ridicolizzava lo stesso Stalin, a cui seguiranno titoli come la versione integrale di Una donna sola di Agnieszka Holland, racconto inquieto della condizione femminile lontano dalla retorica di partito, o il leggendario Il diavolo, di Andrzej Żuławski, che costò al regista l’esilio in Francia. Imperdibile poi la proiezione del 16 novembre de La tranquillità di Krzysztof Kieślowski, uno dei film più belli e discussi del grande regista, che sarà introdotto al pubblico dal protagonista Jerzy Stuhr, attore simbolo di quella stagione del cinema polacco.