Woody Allen torna a Manhattan con Un giorno di pioggia a New York, una godibilissima commedia romantica hollywoodiana (nelle sale dal 28 novembre con Lucky Red) che racconta la storia di Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning) due fidanzatini del college i cui piani per un weekend romantico da trascorrere insieme nella metropoli vanno in fumo non appena mettono piede in città. Fin dal loro arrivo a New York, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali e bizzarre avventure, ciascuno per proprio conto.
Allen dirige come al solito magistralmente l’eccezionale cast in cui spiccano i candidati all’Oscar Jude Law e Timothée Chalamet, le giovani star Elle Fanning e Selena Gomez. Altro determinante protagonista è il tempo, che scandisce gli sviluppi della rocambolesca, gustosa vicenda, dall’imprevedibile finale.
Un film che il regista definisce “positivo”, in cui come sempre Allen riesce a dipingere alla perfezione i caratteri dei personaggi, giocando sulle differenze profonde dei loro caratteri che emergono sempre più chiaramente con l’avanzare della storia. L’ennesima sua buona prova di psicoanalisi che ce li fa conoscere nel profondo, andando oltre l’apparenza fisica, mostrando quello che realmente si muove loro dentro.
Lui, rampollo di altolocata famiglia newyorkese con la passione del gioco d’azzardo, che decide di spendere il bottino vinto al tavolo verde accompagnando la sua ragazza, figlia di texani ricconi, nella Grande mela per un servizio giornalistico a un attore vip commissionatole dal college. Sceglier suite di hotel, ristoranti, bar di altissimo livello da far conoscere alla fanciulla. Lei, presissima dalla sua intervista, che disattenderà con determinazione ogni prefissato appuntamento romantico gettando il ragazzo nello sconforto. Uno sviluppo imprevisto che però gli consentirà di fare chiarezza dentro se stesso.