Al Festival di Roma incontri e seminari sul tema del doppiaggio
Il direttore di doppiaggio è come il regista di un film. Per dare risalto al lavoro dei doppiatori e avvicinare il pubblico a tutto ciò che accade in una sala dove i film stranieri vengono “tradotti” nella nostra lingua, durante il Festival del Film di Roma il pubblico potrà provare a dare la propria voce a un attore internazionale. Nello studio mobile allestito nel foyer della “Salacinema Lotto” fino al 6 novembre, gli spettatori potranno doppiare Michael Sheen e Dennis Quaid nel film I due presidenti sull’ incontro tra Tony Blair e Bill Clinton . Allo “Spazio Doppio”, nello stand del Gran Premio, si svolgeranno incontri con i veri esperti del settore, dibattiti e seminari con docenti universitari. Ma il clou sarà il 2 novembre sera, all’Auditorium di via della Conciliazione, dove si svolgerà il Galà “Gran Premio del Doppiaggio”, condotto da Pino Insegno e Francesca Draghetti.
Un vero e proprio “Oscar della Voce” assegnato quest’anno da una nutrita giuria capitanata da Michele Placido alle eccellenze del settore. Un premio alla carriera sarà assegnato quest’anno all’attore Sergio Fiorentini. Ma non è tutto. Dal 25 ottobre al 6 novembre si potrà assistere a turni di doppiaggio per scoprire gli aspetti più nascosti di questa proiezione, nelle sale aperte al pubblico per l’occasione. Sul sito www.premiodeldoppiaggio.com si può conoscere la storia e i protagonisti di quest’arte e seguire da vicino le iniziative che l’organizzazione del premio riserva ogni anno agli appassionati. «Il nostro doppiaggio all’estero lo considerano un capolavoro – spiega Francesca Draghetti -, le polemiche nascono solo qui da noi. Non migliora il cinema ma, se fatto a dovere, restituisce al film qualcosa che nella traduzione andrebbe perso, il suo scopo è proprio quello di non tradire il film».