Futuropolis – Le città del futuro, sarà il tema portante della XVI edizione dal Future Film Festival, diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich, dall’1 al 6 aprile a Bologna, dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media. Un modo per riflettere su come il cinema, nel corso di tutta la sua storia, ha immaginato le metropoli di domani, tra utopia e distopia, scenari apocalittici e spunti immaginifici capaci di arricchire la fantasia degli spettatori e spesso anche quella degli architetti.
Tra i film in concorso, in apertura, Ma maman est en Amérique, elle a rencontré Buffalo Bill di Marc Boréal e Thibaut Chatel che ha incantato la critica d’Oltralpe, presentato da Jean Regnaud e Èmile Bravo, autori dell’omonima graphic novel da cui il film è tratto. Dalla Francia anche Tante Hilda! di Jacques-Rémy Girerd, un cartoon ecologista sulla bellezza del mondo vegetale le manipolazioni genetiche sulla natura; Aya de Youpogon di Marguerite Abouet e Clément Oubrerie, ambientato nella Costa d’Avorio degli anni ’70. Negli anni ’70 è ambientato anche Jasmine il film autobiografico di Alain Ughetto sull’amore tra un giovane regista d’animazione e una studentessa iraniana, sullo sfondo della Teheran misteriosa e opprimente della rivoluzione islamica, ricostruita con la plastilina plasmata con la punta delle dita.
Gli Stati Uniti sono rappresentati da Cheatin’ di Bill Plympton, maestro dell’animazione indipendente contemporanea, una folle storia d’amore totalmente priva di dialoghi e una meditazione sulla gelosia. In concorso per il Canada Asphalt Watches di Shayne Ehman e Seth Scriver, una storia on the road grottesca e low-budget ispirata a un vero viaggio compiuto dai due autori con protagonisti una nuvoletta fluttuante con ombrello e il suo amico malvestito Skeleton Hat.
Il Brasile porta in concorso Rio 2096 di Luiz Bolognesi che ripercorre ,con tratti da graphic novel adulta, quattro pagine della storia del Paese: colonizzazione, schiavitù, regime militare fino al futuro 2096, quando una guerra per l’acqua sconvolge Rio de Janeiro. L’Estremo Oriente porta il thriller animato coreano The Fake di Yeon Sang-ho, ambientato in un villaggio di provincia destinato a essere sommerso per la costruzione di una diga e il film in cinque episodi Short Peace, ambientati nel Giappone del passato e del futuro, nato da un’idea di Katsuhiro Otomo che l’ha diretto con Shuhei Morita, Hiroaki Ando, Hajime Katoki.
Tra le grandi anteprime fuori concorso, Rio 2 – Missione Amazzonia; Si alza il vento di Hayao Miyazaki ; Goool!, debutto nel cinema d’animazione del premio Oscar Juan José Campanella; la versione karaoke di Frozen – Il regno di ghiaccio di Chris Buck e Jennifer Lee, per cantare tutti insieme i brani del film (dal 9 aprile in Blu ray 3D, Blu ray e Dvd). E ancora, il giapponese Gatchaman di Tôya Satô, tratto dalla mitica serie omonima e unico titolo “live action” di questa edizione, ambientato in un 2050 su cui incombe lo spettro di Galactor,; il danese Marco Macaco di Jan Rahbek; l’hongkongese McDull The Pork of Music di Brian Tse e l’americano It’s Such a Beautiful Day di Don Hertzfeldt, che ha “assemblato” tre suoi corti girati tra il 2006 e il 2011 trasformandoli in un nuovo, grottesco lungometraggio, all’insegna del tratto minimalista che lo caratterizza.
Nel ricco programma anche proiezioni e laboratori per stimolare la creatività dei più piccoli e degli adulti, la lezione di cinema del regista Carlos Saldanha (L’era glaciale) il 4 aprile; un omaggio a Guido Manuli che presenterà in anteprima mondiale il suo I Love Hitchcock; una selezione di corti dedicati a Topolino; i making of del pluripremiato L’arte della felicità e del nuovo corto Donna Maria presentati dall’autore Alessandro Rak.
Una speciale maratona di scrittura in collaborazione con la Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli, il 3 aprile vedrà in gara scrittori in erba per realizzare in dodici ore un racconto fantascientifico. Sarà inoltre lanciato il contest che mette in palio 10.000 euro per la produzione di una webseries con una masterclass (sabato 5 aprile alle ore 14.15 al Cinema Lumière) dello scrittore-sceneggiatore Ivan Cotroneo che spiegherà i segreti su come realizzarle.