Dal 5 al 13 ottobre a La Pelanda di Roma (ex mattatoio – quartiere Testaccio)
Sessanta tra lungometraggi a soggetto, cortometraggi e documentari, quasi tutti in anteprima italiana o mondiale, saranno al centro della XIII edizione del Festival Asiatica, Incontri con il cinema asiatico, diretto da Italo Spinelli, che si svolgerà, ad ingresso gratuito, dal 5 al 13 ottobre a La Pelanda di Roma, nell’ex mattatoio del quartiere Testaccio, per promuovere momenti di scambio tra l’Asia e l’Europa. Per presentare le pellicole (provenienti da Algeria, Bangladesh, Canada, Cina, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Egitto, India, Indonesia, Iran, Iraq, Israele, Kazakhstan, Libano, Malesia, Marocco, Nepal, Norvegia, Siria, Taiwan, Tunisia, Turchia , Yemen) una trentina tra registi, scrittori e personalità del mondo cinematografico e letterario asiatico.
Sei i lungometraggi in concorso: l’indiano The Tortoise and Incarnation, di Girish Kasaravalli, film-parabola sui valori gandhiani e sulla loro decadenza nell’India di oggi; l’iraniano Parviz, di Majid Barzegar, su un cinquantenne senza lavoro, improvvisamente buttato fuori da casa sua, nel momento in cui suo padre decide di risposarsi; il cinese Here, Then, scritto e diretto dal giovane Mao Mao, su alcuni ragazzi cinesi, sbandati e disillusi, le cui vite si incrociano per caso tra una piccola città rurale e la capitale, complice il ritrovamento di un cellulare e la rete dei loro desideri sessuali; l’israeliano Yossi, di Eytan Fox, su un uomo che tiene nascosta la sua omosessualità e che vive una vita solitaria a Tel Aviv; il giapponese Our Homeland, della regista Yang Yonghi, su una giovane coreana nata e cresciuta in Giappone e il suo incontro dopo 25 anni con il fratello, trasferito in Corea del Nord negli anni ’70 sotto il “programma di rimpatrio”; il cinese Beijing Blues, di Gao Qunshu, sulla storia vera di un poliziotto in borghese dotato della straordinaria capacità di scovare i ladri e i truffatori tra le folle delle movimentate strade pechinesi.Tutti gli autori dei lungometraggi e dei documentari in concorso saranno ospiti del festival.
Uno speciale sguardo sul cinema arabo attraverso sette opere, tra documentari e fiction, sulla tumultuosa evoluzione politica e spirituale di quel mondo. In programma Zabana, controverso film algerino di Said Ould Khelifa, candidato al premio Oscar come miglior film straniero. Particolare rilievo sarà dato alle Filippine, cui è dedicata la rassegna Focus 2012 e l’omaggio al regista Raymond Red, una delle figure pioneristiche del moderno cinema alternativo dell’arcipelago, ospite del festival e protagonista di una retrospettiva comprendente cinque titoli tra lungometraggi e cortometraggi inediti in Italia (Manila Skies; Shadows; The Eternity; The Yawn; Study For The Skies).
Presenteranno le loro opere più recenti e inedite in Italia registi provenienti dalle Filippine, guidati da Nick Deocampo, Paul Sta.Ana, Emmanuel Quindo Palo, Lawrence Fajardo, autori dei lungometraggi del Focus ospiti del festival. Per l’editoria, un’importante finestra sarà aperta da Asia di Carta su India e Iran, che stanno vivendo una fase di grande fermento e grandi contrasti, dal punto di vista politico, economico ma anche, e soprattutto, sociale e culturale. Martedì 9 ottobre, dopo il documentario Jai Bhim Comrade di Anand Patwardhan, un riflesso della discriminazione di casta in India, sarà presentato il libro La città color zafferano. Bombay tra metropoli e mito, alla presenza dell’autore, lo storico indiano Gyan Prakash. Per l’Iran sarà invece presentato Trans-Iran, Cosa Succede a chi s’innamora della Persia? di Antonello Sacchetti.
ASIATICA – INCONTRI CON IL CINEMA ASIATICO
La Pelanda – Piazza Orazio Giustiniani, 4
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.