L’Africa si racconta attraverso il suo cinema dall’11 al 14 luglio alla Casa del Cinema di Roma con la quinta edizione del RomAfrica Film Festival che avrà come protagonista assoluta la donna. In programma dieci lungometraggi, in anteprima o inediti in Italia, 22 corti e un documentario realizzati in 12 Paesi del Continente Nero, proiettati nelle sale interne e sullo schermo all’aperto, tutti con ingresso gratuito.
Un’occasione per scoprire cosa vuol dire essere africano dal loro punto di vista, creare una relazione che possa cambiare la mentalità sull’immigrazione, completandola, mostrare un’ Africa diversa, lontana dai soliti luoghi comuni, che si sta affacciando e con la quale raffrontarsi. E stimolare i media a trattare con maggior consapevolezza l’inclusione della multietnicità e multiculturalità nel mondo artistico italiano.
Tra i titoli in cartellone film intensi come Sofia, su un matrimonio riparatore per interesse, il sudafricano Farewell Ella Bella sul viaggio verso Johannesburg della protagonista alla riscoperta di se stessa, il malese Wulu sul mondo dello spaccio e della prostituzione, il keniota Rafiki sull’amore saffico proibito tra due ragazze. I cortometraggi invece parlano di integrazione attrverso il sorriso.
Da non perdere il documentario dello psichiatra Giancarlo Santone, direttore di un centro pubblico per i rifugiati, che mostra le vicissitudini di malati mentali provenienti da Togo, Gambia e Somalia.
Il tutto arricchito da una tavola rotonda del gruppo Bianco Nero e a Colori, dedicata alla multiculturalità ed etnicità al femminile per richiamare l’attenzione dei media sul ruolo delle ‘nuove italiane’ nel cinema, emblema di una società in costante evoluzione sociale e culturale. La giornata di sabato 13 sarà dedicata dal Collettivo N alle produzioni di giovani italiani afrodiscendenti. E alla premiazione dei talenti di origine africana nell’industria audiovisiva italiana.