Dal 16 novembre all’11 maggio le sale espositive di Palazzo Mazzetti ad Asti accoglieranno oltre 100 opere di Escher, artista geniale e visionario, iconico per gli amanti dell’arte ma anche per matematici, designer e grafici di tutto il mondo, per le sue creazioni in grado di coniugare l’arte con l’universo infinito dei numeri, la scienza con la natura, la realtà con l’immaginazione, generando invenzioni fantasiose e paradossi magici ma dal forte rigore scientifico. Un viaggio nella mente di un artista che ha saputo unire arte, matematica e filosofia in un modo unico e originale.
Attraverso le opere, corredate da approfondimenti didattici, video e sale immersive, viene presentato il suo intero percorso artistico, dagli inizi ai viaggi in Italia alle varie tecniche che lo videro impegnato per tutta la vita e che lo hanno reso un artista unico.
Nato nel 1898 a Leeuwarden in Olanda, Maurits Cornelis Escher ha sviluppato uno stile unico e inconfondibile grazie alla sua straordinaria capacità di trasportare i visitatori all’interno di mondi immaginifici e apparentemente impossibili. Nelle creazioni del grande maestro olandese, che ha vissuto e viaggiato in Italia fra le due guerre, confluiscono innumerevoli temi e suggestioni: dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica.
Le sue inconfondibili opere, che hanno influenzato anche il mondo del design e della pubblicità, sono una sfida alla percezione e rappresentano un unicum nel panorama della storia dell’arte di tutti i tempi.
Tra tassellature, metamorfosi, strutture dello spazio e paradossi geometrici fino alle opere che dagli anni ’50 ne hanno accresciuto la popolarità, in mostra vengono presentati i lavori più noti dell’artista come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata.