Così Alberto Angela definisce la mitica regina d’Egitto che il 6 ottobre sarà al centro della seconda puntata di Ulisse, il piacere della scoperta il seguitissimo programma divulgativo che, dopo il successo della puntata su Pompei (25% di share) approda per circa un mese al posto dei decotti programmi di intrattenimento, nel sabato sera di Rai1. E a detta del direttore della prima rete Angelo Teodoli vi resterà in pianta stabile.
Il via stasera dalla Cappella Sistina per rievocare poi, nella terza puntata del 13 ottobre, gli orrori delle deportazioni e concludersi, per il momento, il 20 ottobre con i fasti della Vienna dell’imperatrice Sissi presto oscurati dall’avvento della prima guerra mondiale.
La serie è stata presentata alla stampa e alle autorità in gran pompa, nella suggestiva neo restaurata Curia Iulia all’interno del Parco Archeologico del Colosseo. Peccato che a sciupare la “festa” si sia infiltrato un invadente (imprevedibile?) raggio di sole che, piombando proprio sul megaschermo montato dalla Rai, ha reso totalmente invisibili gli attesi sunti filmati delle puntate. Un incidente che apparentemente non ha scosso Angela, che da professionista super navigato ha ricompensato i delusi presenti con esaustive anticipazioni e gustosi aneddoti legati alla ‘costruzione’ delle quattro puntate, addolcendo la pillola con un “Mai mi sarei aspettato una conferenza stampa dentro la storia”. E il sito, ora aperto anche al pubblico, fu ricostruito proprio da Giulio Cesare e restaurato nel 283 d.C. dall’imperatore Diocleziano dopo un incendio. In bella mostra alle pareti della Curia i rilievi originali del fregio della Basilica Aemilia che narrano le origini di Roma e ancora episodi del regno dell’imperatore Traiano.
Dopo la ‘promozione’ dalla terza alla prima rete si considera la superstar del sabato sera dell’ ammiraglia Rai?
“Da piccolo il sabato sera vedevo Canzonissima e ora tocca a me. Mi sento come un giocatore di calcio che ha cambiato maglia, lo stile sarà sempre lo stesso nel raccontare scienza, storia, cultura. E’ migliorata però la tecnologia: il 4K fa la differenza, oggi curiamo i siti nella forma in modo estremo”.
Si aspettava che la cultura facesse i mega ascolti della puntata su Pompei, seguitissima anche dai giovani tra i 15 e i 24 anni?
“Da tanti anni faccio divulgazione, mai aspettati questi risultati, vuol dire che il pubblico è diventato più adulto e ha voglia di conoscenza. Non sono un conduttore, vivo in modo diverso il risultato, non è per questo che faccio un programma ma per comunicare conoscenza, la notte dormo tranquillo so che col mio gruppo di lavoro abbiamo fatto il massimo. Per dare umanità alla storia in tutte le puntate di Ulisse interverrà Gigi Proietti con i suoi racconti ‘shakespeariani’.
Cosa svelerà di nuovo sulla Cappella Sistina?
“Sarà un racconto tutto nuovo, a partire dagli sforzi di chi l’ha realizzata, avvicinandoci con effetti speciali alle volte, mostrando tante piccole curiosità su Michelangelo che è il protagonista assoluto ma anche sui grandi artisti del ‘400 come Giotto, Botticelli che vi hanno lasciato le loro opere immortali. Enrico Lo Verso farà rivivere Michelangelo, come nel film ora nei cinema.
Cosa scopriremo di nuovo su Cleopatra?
“Abbiamo cercato di ricostruirne la vita, la storia e le fattezze, con l’aiuto dell’antropologia forense dei RIS. Non si sa ancora se fosse bionda o mora, probabilmente era di origini greche, sicuramente una donna carismatica, una specie di Lady Gaga di allora. Partiremo dal Colosseo, con la voce narrante di Luca Ward riconducibile al suo Gladiatore che darà tridimensionalità al racconto sulla Roma antica, attraversando l’antico Egitto e facendo tappa al Museo Egizio di Torino. I 2Cellos porteranno la loro musica suggestiva nell’arena del Colosseo”.
Come avete affrontato una pagina tra le più buie della storia?
“Il viaggio parte dal Ghetto di Roma e finisce nei campi di concentramento e sterminio. Mostreremo il rastrellamento degli ebrei il 16 ottobre del 1943, i treni del sadismo che partirono dal binario 21, non riesci a capire e a giustificare. La senatrice Liliana Segre, tra i pochi scampati ai campi di sterminio, ripercorrerà con altri superstiti quegli orrori. Sono nato nel 1962, non ho vissuto quel periodo, è importante parlare di un buco nero dell’umanità perché non si ripeta.
E sulla Vienna imperiale?
“Un mondo con luci e ombra. Vedremo come si viveva a corte, gli ambienti sfolgoranti, le tavole apparecchiate con le stoviglie di allora, Filo conduttore della puntata sul grande impero Austro-Ungarico segnato dall’imminente prima guerra mondiale, sarà la Sissi interpretata al cinema da Romy Schneider”.