Le piattaforme osano, scavalcando le tv generaliste con prodotti all’avanguardia, accattivanti, innovativi, ben costruiti e recitati, non dai soliti divi attraenti ma da attori davvero bravi, anche esordienti.
Prime Video fa centro con Bang Bang Baby, un’ ottima black comedy in salsa crime e pop della quale propone in esclusiva i primi cinque episodi dal 28 aprile e gli altri cinque dal 19 maggio.
La serie, prodotta da Amazon Studios con The Apartment e Wildside, ideata da Andrea Di Stefano e diretta da Michele Alhaique, sarà poi visibile in oltre 200 Paesi nel mondo. Ispirata al libro autobiografico L’intoccabile di Marisa Merico, è un giusto mix di melò, commedia, crime e teen drama. Alhaique ha saputo mettere in scena una variopinta giostra di emozioni, trovando i colori e i toni giusti per tenere in piedi il racconto, armonizzando i generi, senza che nessuno prevalesse sugli altri, in modo organico, anche con cambi improvvisi, ma senza strappi.
Perfetta anche la scelta del cast, con protagonista assoluta la stupefacente diciassettenne Arianna Becheroni negli spiazzanti panni di Alice, un intenso Adriano Giannini è il padre, un manipolatore seduttivo, la mamma affettivamente solida è Lucia Mascino, la nonna mafiosa è Dora Romano, affiancata da Antonio Gerardi e Giuseppe De Domenico.
1986. Alice ha 16 anni e vive in una cittadina del Nord Italia. La sua vita di teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre che credeva morto in realtà è ancora vivo. Per lei è l’inizio di una discesa agli inferi, per amore del padre si tuffa nel pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo tardi…
“Ho deciso di veicolare il racconto attraverso il punto di vista di Alice – spiega il regista, presentando la serie a Roma con alcuni dei protagonisti -. La macchina da presa si muove nello spazio seguendo il flusso emotivo della ragazza, la sua immaginazione influenzata in maniera vorticosa dalla cultura pop degli anni ’80. E’ proprio questo filtro caleidoscopico a caratterizzare il racconto di formazionedi Alice e a dare un’identità unica alla serie. E’ stata la prima grande produzione in Italia a partire dopo il lockdown”.
La “Milano da bere” degli anni ’80 è la New York per qualsiasi adolescente italiano cresciuto in periferia. Ha il fascino della città vivace, divertente, forse superficiale ma moderna e dinamica. La scenografia di Bang Bang Baby racconta i fast food, i locali alla moda frequentati da politici e yuppies, le strade tappezzate da enormi cartelloni pubblicitari. Le idee estetiche sono il risultato dei ricordi personali di un team che si è divertito a rivivere le atmosfere di 40 anni fa, insieme ad una raccolta ossessiva di documentazione da foto, libri, giornali e video di Cher, Madonna e George Michael. La vita dei protagonisti diventa uno show vero e proprio, è l’inizio della fine, sulle note di “Wake me up before you go go”.