Quanto c’è ancora da dire della coppia? Per Luca Barbareschi c’è ancora molto e lo dimostrerà da lunedì 21 ottobre in prima serata su RaiDue nel suo nuovo show Se mi lasci non vale. L’attore, regista, produttore, conduttore e ora anche ballerino, fu il primo negli anni ’90 a far litigare in tv mariti e mogli, suscitando lo sdegno di molti per quella nascente tv spazzatura che metteva in piazza sguaiatamente gioie e dolori coniugali. Una televisione che ha preso sempre più piede per soddisfare quel pubblico guardone che fa lievitare gli ascolti.
Di questo show si è già insinuato che scopiazzi l’avversario Temptation Island, paragone avversato in conferenza stampa da lui e dai vertici dell’intrattenimento Rai che, sottolineano: «Era il nostro punto di riferimento da evitare». L’obiettivo, spiegano, era fare un docu-reality, un esperimento sociale, mostrando il percorso di sei coppie in cui il pubblico dovrebbe rispecchiarsi. Storie di solitudini, di incomprensioni condivisibili da molti.
Non resta che aspettare lunedì e seguire per cinque puntate le sei coppie in crisi, chiuse in una villa, che dovranno capire se andare avanti o lasciarsi. La settima è una coppia (anche nella vita) di attori, infiltrati speciali.
A differenza del programma di Canale5 dove i partecipanti devono essere liberi e senza prole, qui una coppia ha tre figli, è sposata da diversi anni, un’altra ha una figlia ma i due non sono sposati. «Non partiremo da gente disturbata ma da persone comuni che potresti incontrare sotto casa – spiega Barbareschi -. Dentro queste coppie che sono apparentemente normali ci sono mondi infiniti, più interessanti quando si ha a che fare con persone comuni. A quasi 70 anni mi sorprendo ancora su quanto debba imparare. La fase dell’innamoramento cede spesso il passo a momenti di fragilità e di scoraggiamento. I bivi da affrontare possono essere molti e, a volte, le delusioni dolorose. Eppure, piuttosto che rinunciare a questo meraviglioso sentimento, ci mettiamo alla prova, tentiamo di superare impasse, affrontiamo sfide, combattiamo in nome della felicità nostra e dei nostri figli».