Tornano i protagonisti de L’appartamento spagnolo, sono cresciuti, hanno un lavoro, cercano l’anima gemella. Il regista Cèdric Klapisc non voleva fare il seguito per paura che non fosse dello stesso livello, e forse non aveva tutti i torti. Ma aveva voglia di lavorare di nuovo con Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile de France, Kelly Reilly e Kevin Bishop che ha voluto protagonisti anche di Bambole russe, nelle nostre sale dal 28 ottobre distribuito da BIM. Stavolta Klapisch punta l’obiettivo su Xavier trentenne, un single che cerca l’anima gemella e il successo professionale. Ha finalmente realizzato il suo sogno di fare lo scrittore, ma fama e soldi sono ancora lontani. Scrivere non è facile, e neppure convincere la funzionaria della sua banca a non chiudergli i rubinetti. In attesa della gloria Xavier sbarca il lunario facendo il “ghostwriter”, scrivendo sceneggiature per orribili soap e programmi televisivi. Anche con le donne si barcamena, incapace di costruirsi una vera storia d’amore. Fa pure il babysitter per suo nonno e per il pupo della sua ex (Tautou) dalla quale fugge cercando riparo e un po’ di quiete per scrivere a casa dell’amica omosessuale, poi ripara a Londra e infine a San Pietroburgo, dove l’amico William che sta per sposare una fanciulla russa lo trascina in un’orribile appartamento occupato da varie famiglie dai componenti più che stravaganti.
Nell’Appartamento Spagnolo Klapisc fotografava con originalità e humor sottile le problematiche giovanili legate ad un’importante fase della vita come la fine degli studi, invitava a credere ai propri sogni, a realizzare i propri desideri senza lasciarsi influenzare dalle chiacchiere senza senso sulla vita. In Bambole Russe, in un certo senso fa l’opposto perché, a suo giudizio, crescere significa in parte smettere di sognare. Xavier sognava di fare lo scrittore, ma si rende conto che scrivere non è semplice, si sta evolvendo, la confusione in cui si trova all’inizio del film per il regista è rappresentativa di tutti coloro che sono in cerca della persona giusta. All’inizio del film Xavier dice che «Scrivere è mettere ordine nella nostra vita», alla fine del film sostiene che le donne che incontra sono come le bambole russe: «Ce ne deve essere nascosta una piccolina, ed è proprio quella che stiamo cercando». Chissà se la troverà alla terza puntata, che regista e attori sono già d’accordo a realizzare, visto che la seconda (che non ci ha entusiasmato come la prima) solo in Francia, ha incassato ben 18 milioni di euro.
di Betty Giuliani