Berlusconi forever. L’ex premier non molla in politica e torna protagonista anche sul grande schermo, di ben due film targati Paolo Sorrentino. Nel primo capitolo Loro1 già nelle sale, (riempite dalla curiosità suscitata anche dal can can mediatico intorno alle consultazioni postelettorali), che ripercorre il primo decennio del nuovo secolo, l’ex Cavaliere appare solo a tre quarti del film, ma la sua potente figura aleggia sin dalle prime scene, quando a contendersene i favori sono traffichini rampanti, politici servili e prosperose escort, ansiosi di entrare nelle sue grazie per arricchirsi e far carriera.
Nulla di nuovo quindi sotto il sole, rispetto a quanto sovrabbondantemente illustrato dalle cronache di allora, con il giovane ambizioso pugliese Scamarcio-Tarantini che dispensa fiumi di coca a bande di olgettine desnude e scoperecce destinate ai servizietti per il Presidente, che per farsi strada tenta di concupire la favorita (Smutniak) e concede la disinibita avida moglie (Axen) al viscido ministro (Bentivoglio). Il tutto al rimbombante ritmo della discomusic che segnò il passo del fortunato La grande bellezza, sorta di prequel di questo primo capitolo.
La svolta “sentimentale”, e qualche risata, arriva con l’entrata in scena del Servillo-Berlusconi che, travestito da patetica odalisca, cerca di rabbonire la consorte Veronica ferita nell’orgoglio dal fedifrago marito (cui ben presta l’aria da martire Elena Sofia Ricci), che legge libri difficili a bordo piscina, accompagnata dalle note pacificanti di Fabio Concato che scalza il fido, triste Apicella. Insomma, preambolo molto ben confezionato ma un po’ noioso del Loro2, nel quale finalmente vedremo il volto di Berlusconi dipinto “con tenerezza” da Sorrentino come “un torero, un simbolo diventato una proprietà comune che rappresenta anche una parte di tutti gli italiani” .