Musica a 360 gradi tra jazz, blues, gospel, soul invaderanno Orvieto a ogni ora del giorno fino a tardissima notte. Torna Umbria Jazz, dal 27 dicembre al 1 gennaio, nella sua versione invernale, tra brani d’autore e intrattenimento di qualità, jazz impegnato e spettacolo, concerti per puristi e generi in grado di soddisfare ogni palato.
“Il problema non sono le idee ma gli spazi e i soldi – si lamenta Carlo Pagnotta, motore del Festival- . Ogni anno aumentano gli spettatori e diminuiscono gli alberghi. Orvieto ha un programma minore rispetto all’edizione estiva di Perugia ma comunque importantissimo”. Offre infatti una sei giorni tra note, turismo e cultura, con nomi internazionali come Joe Lovano, Chris Potteer, Anat Cohen, Davell Crawford, Jonathan Batiste affiancati dai nostrani Paolo Fresu, Danilo Rea, Fabrizio Bosso, Chiara Civello, Nicola Conte, Tullio De Piscopo, Giovanni Guidi e i Quintorigo.
Il Duomo trecentesco farà da cornice nel pomeriggio di Capodanno alla Messa della Pace impreziosita dai cori gospel. I concerti serali invece si svolgeranno nell’ottocentesco Teatro Mancinelli, tra le pietre di basalto e tufo del Palazzo del Popolo, tra le possenti volte del trecentesco Palazzo dei Sette su cui troneggia la Torre del Papa. Per il Gran Cenone a suon di jazz del 31 dicembre è invece riservato il ristorante San Francesco ricavato nel duecentesco ex convento francescano.
Grande protagonista di questa 22° edizione il jazz italiano, con Paolo Fresu in duo con Omar Sosa, Daniele Di Bonaventura e Danilo Rea che a sua volta si esibirà con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra (i Doctor 3). Il trombettista Fabrizio Bosso suonerà in duo con Luciano Biondini e Julian Oliver Mazzariello; il pianista umbro Giovanni Guidi sarà in scena con la Rebel Band diretta da Dan Kinzelman e in duo con il trombonista Gianluca Petrella. Presenterà “Canzoni”, il suo ultimo lavoro, la cantautrice Chiara Civello accompagnata da Nicola Conte. Sul palco anche l’Orchestra Sinfonica di Massa Carrara diretta da Giacomo Loprieno.
La musica di Renato Sellani, recentemente scomparso, sarà riproposta dagli amici Rea, De Piscopo e Massimo Moriconi. Omaggio anche a John Coltrane, pietra miliare della storia del jazz, dal quintetto con Joe Lovano, Chris Potter, Lawrence Fields, Cecil McBee e Jonathan Blake ,che farà rivivere le magiche note del “cinquantenne” suo capolavoro A Love Supreme. Frank Zappa invece rivivrà nell’ accurato spettacolo dei Quintorigo di Gatto. Torneranno il clarinettista Anat Cohen con il suo quartetto brasiliano e Jonathan Baptiste, nuova promessa della cultura musicale jazz americana, accompagnato dagli Stay Human e in duo con Dawell Crawford, il principe di New Orleans, che animerà anche la messa di capodanno in Duomo.
All’insegna della Lousiana anche la performance del settetto diretto da Don Vapple e Evan Christopher , dei Blues Express di Patrick Williams e della Road Home Band di Cynthia Bland.
Tra i debuttanti al Festival, il rappresentante del contemporary r&b in Italia, Ainé, il trio Todd Day Wait e i migliori studenti dei seminari della Berklee Summer School at Umbria Jazz Clinics. Non mancheranno le due tradizionali esibizioni quotidiane del marching band dei popolari Funk Off, buon cibo e degustazioni di vini locali.