“Il jazz è musica da conservare, un documento del nostro tempo, una manifestazione della cultura italiana”. Lo sostiene con orgoglio Renzo Arbore presentando la 23esima edizione dell’ Umbria Jazz Winter, di cui è presidente, che si terrà a Orvieto dal 30 dicembre al 3 gennaio. Un connubio virtuoso tra cultura e turismo, un appuntamento magico tra tartufi, vino, cioccolato e, soprattutto, cento musicisti che si alterneranno fino a tarda notte tra piazze, vicoli, strade del centro storico dell’antica città etrusca, riempiendo di note il Teatro Mancinelli, il Duomo, il Palazzo del Capitano del Popolo, il Palazzo dei Sette, il Museo Emilio Greco, il neonato locale Malandrino.
Tra gli ospiti di punta del Festival, il cantante Kurt Elling col suo quartetto che, affiancato da una big band di diciassette giovani jazzisti italiani, omaggerà Frank Sinatra nel centenario dalla nascita. E ancora, l’astro nascente del soul-jazz Jarrod Lawson; il batterista Lewis Nash col sassofonista Steve Wilson; il chitarrista Romero Lubambo e la sua prorompente musica brasiliana.
Nella vasta pattuglia di musicisti italiani spiccano Paolo Fresu, che mischia il mito del Faust alla passione per il vino, con Daniele Di Bonaventura e l’Orchestra da Camera di Perugia. Previsti anche in trio col contrabbassista Marco Bardoscia. Un omaggio al grande Ornette Coleman arriverà da Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Enzo Pietropaoli e Marcello Di Leonardo. Bosso, diretto da Paolo Silvestri, offrirà anche una lettura di Duke Ellington mentre il pianoforte di Danilo Rea offrirà una rilettura della musica rock di Beatles e Rolling Stones. Il pianista Claudio Filippini dirigerà il rinnovato gruppo dei Dirty 6 accompagnati dalla voce di Walter Ricci.
La città della Rupe sarà invasa dalla street band dei popolari Funk Off, con uno show on stage la notte di capodanno; il quartetto di Larry Franco tra jazz e swing renderà omaggio ai coroner italiani e americani degli anni ’40 e ’50. Viaggi nel tempo anche per Allan Harris, con la melodica anni ’50, il dixieland e l’old blues music anni ’20 e ’30 dei Tuba Skinny e, in chiave gipsy, degli Accordi Disaccordi. New entry a Umbria Jazz per festeggiare i vent’anni i Dirotta su Cuba e Camera Soul.
Per gli ospiti che affollano ogni anno Orvieto per la kermesse, non mancheranno i consueti cenoni di fine anno in musica jazz e soul, la tradizionale Messa della Pace in Duomo, arricchita da cori gospel, il pomeriggio di Capodanno e auto elettriche per migliorare la viabilità. Grande spazio all’evento anche su Radio Rai con qualche diretta e tutti i concerti trasmessi in differita sulle diverse reti.