Un viaggio lungo un secolo di film, 150 titoli di trenta protagonisti della storia del cinema, da vedere o rivedere sul grande schermo. Dal 6 dicembre al 29 giugno il Cinema Quattro Fontane di Roma propone tutti i lunedì, martedì e la domenica mattina la rassegna, curata da Cesare Petrillo, XX Secolo. L’invenzione più bella, promossa da CSC – Cineteca Nazionale con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con Circuito Cinema.
30 settimane, ognuna dedicata a un artista – registi, interpreti, sceneggiatori – di cui si potranno vedere cinque tra i titoli più rappresentativi.
Un viaggio nella storia del cinema che ha l’obiettivo di ricordare o far scoprire quanto sia unica e memorabile l’esperienza di vedere un film sul grande schermo. Un’occasione imperdibile per gli amanti dei grandi classici, ma soprattutto un’iniziativa che permette alle nuove generazioni di vivere sul grande schermo le emozioni dei capolavori che hanno fatto la storia del cinema. Promuovere la visione dei film in sala in sicurezza per avvicinare le nuove generazioni al patrimonio dell’audiovisivo.
Andare al cinema vuol dire ridere, piangere, sperare, gioire, spaventarsi, emozionarsi con gli altri, nel buio della sala. Vuol dire guardare e sentire la realtà in modi sempre nuovi, scoprire una pluralità di mondi possibili, sognare, viaggiare nel tempo e nello spazio, dimenticare per un po’ chi siamo per immergersi in un altro universo.
la Cineteca ha sentito la necessità di affiancare artisti di altrettanto valore ma spariti inspiegabilmente in quella voragine dell’oblio che è uno dei peggiori mali del nostro tempo. Dunque, oltre a rivedere (o scoprire per la prima volta) alcuni capolavori di Billy Wilder, Robert Altman, Luis Buñuel, Ingmar Bergman, Ernst Lubitsch, Martin Scorsese, si potranno conoscere “volti nuovi” come Carole Lombard, Tom Courtenay, Myrna Loy, Barbara Stanwyck, Tyrone Power, Alain Delon e Jean-Paul Belmondo nei film di Jean-Pierre Melville e Silvana Mangano. Tre gli omaggi doverosi: a Suso Cecchi d’Amico, prima e per lungo tempo unica sceneggiatrice nel nostro panorama e due grandi registi un po’ trascurati, Valerio Zurlini e, nel centenario della sua nascita, Mauro Bolognini.
Per informazioni: www.fondazionecsc.it