Che succede quando una matura donna ucraina, provvida di consigli, invadente e premurosa, arriva in Sicilia e finisce a fare la governante in una disfunzionale famiglia mafiosa che lotta per non essere eliminata? Ce lo racconta Giovanni Dota nel film Koza Nostra, coproduzione Italo-Ucraina tra Pepito, Film Ua e Rai Cinema, nelle sale dal 19 maggio con Adler.
Per il suo debutto nel lungometraggio il trentatreenne regista napoletano, pluripremiato per i suoi corti, ha confezionato una divertente commedia gangster dai toni ironici e irriverenti, che ha magistralmente sceneggiato con Anastasiia Lodkina, Giulia Magda Martinez e Matteo Visconti, e affidato alla bravissima star ucraina Irma Vitovska e ai nostri, meno noti ma assai dotati, Giovanni Calcagno, Giuditta Vasile, Lorenzo Scalzo, Gabriele Cicirello, Maurizio Bologna.
La storia comincia quando Vlada Koza vende tutto, lascia l’ Ucraina per trasferirsi in Sicilia dove vive la figlia (Yuliia Sobol), sposata a un carabiniere (Adriano Pantaleo) e neomamma. Le piomba in casa a sua insaputa e poche ore dopo viene sbattuta fuori, quasi per caso diviene la governante dei Laganà senza sapere che si tratta di una famiglia mafiosa. Nel tentativo di far riavvicinare il padre ai suoi tre figli, si troverà inconsapevolmente coinvolta in situazioni rocambolesche, assai comiche. Riusciranno due mondi così diversi a sopravvivere insieme senza implodere?
La scrittura perfetta, la bravura degli attori, l’originalità nel ridicolizzare, ma senza sconti, la mafia, rende davvero godibile questo film che fonde con perfetto equilibrio l’ action movie alla commedia tragicomica. “il film nasce da un’idea non italiana e naviga tra diverse emozioni, esaltando la forza della donna tra maternità e determinazione. Irma è l’aspetto family della storia” spiega Dota, presentando il film a Roma con il cast.
“In Ucraina sono la regina della tragicommedia – spiega Vitovska -, questa storia ne unisce i contrasti, come nella vita vera. La mamma ucraina è simile a quella italiana, ma quando è troppo è troppo – commenta con ironia -.Ho lasciato faticosamente il mio paese per venire a presentare il film ma ci tornerò subito per continuare a dare una mano alla mia gente a mettersi al sicuro. Non stancatevi di aiutarci”.