Se
la tua data di nascita è il 29 febbraio puoi festeggiarla solo a singhiozzo, ogni
quattro anni. E così è stato per Daitona,
la casa di produzione audiovisiva fondata da Lorenzo Giovenga, Lorenzo Lazzarini e Valentina Signorelli proprio
l’ultimo giorno di febbraio dell’anno bisestile 2016 e che, finalmente, il 29
febbraio 2020, hanno potuto brindare al primo quadriennio della loro fortunata
attività.
L’idea originale e divertente è stata dare il via alla sfavillante festa di
compleanno con l’apertura di una capsula del tempo dove “depositare” pensieri augurali
e tenerli gelosamente nascosti per un quadriennio, quando ne sarà svelato il
contenuto. Gli ospiti presenti hanno dunque cominciato con una sorta di viaggio
nel futuro, registrando un personale messaggio indirizzato a loro stessi di
domani, che è stato sigillato è sarà riportato alla luce il 29 febbraio 2024,
quando Daitona festeggerà i suoi otto anni di attività.
Nata
nel 2016 con Daitona, il film che ha
anche dato il nome al gruppo, vincitrice
del Premio ANGI 2018 come la più innovativa società di produzione audiovisiva
under35, la società attiva tra Roma, Milano e Londra, fa dialogare le tecniche e
l’estetica cinematografica con i mezzi di comunicazione tradizionali e
digitali, ripensando di conseguenza il concetto di industria culturale. Al suo attivo ci sono
già due lungometraggi prodotti, 4 cortometraggi, 8 Paesi di distribuzione
festivaliere, 2 branded web serie di successo, oltre 100 contenuti video per le
aziende, più di 30 premi internazionali
vinti. Sono solo alcuni dei numeri di quella che è semplicemente una nuova
realtà di successo nel mondo della settima arte.
Tra i progetti ambiziosi da portare a termine c’è un documentario dai tratti
forti, in cerca di distribuzione, diretto da Valentina sull’isola di Cipro, che
ha la capitale Nicosia, l’unica in Europa, divisa un due da una muraglia
militare armata che tiene rigorosamente separati i greci dai turchi. Protagoniste
due donne delle due etnie che per il film si scambieranno vita, casa, identità.
Che dire poi del cortometraggio Intolerance,
girato interamente nella lingua dei segni, con protagonista un barbone sordo, che
cerca di spiegare come percepisce il mondo. Un progetto già finanziato che
vedrà la luce al prossimo Festival di Venezia.