Ammore e malavita, il musical dei fratelli Manetti fa il pieno con 15 candidature ai David di Donatello come miglior film, regista, attore e attrice non protagonista e undici nomination tecniche. Otto candidature si aggiudicano La tenerezza di Gianni Amelio, Nico 1988 di Susanna Nicchiarelli sugli ultimi anni della cantante dei Velvet Underground e la commedia di Paolo Genovese The Place. Altro ex aequo con 7 nomination tra A Ciambra di Jonas Carpignano e Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone.
Affidata a Carlo Conti la conduzione della cerimonia per la consegna dei premi dell’Accademia del Cinema Italiano, che sarà trasmessa su Rai 1 il 21 marzo alle 21,15.
In lizza per il titolo di miglior attrice protagonista, Paola Cortellesi (Come un gatto in tangenziale), Jasmine Trinca (Fortunata), Valeria Golino (Il colore nascosto delle cose), Giovanna Mezzogiorno (Napoli Velata), Isabella Ragonese (Sole, cuore, amore). Si contendono l’ambita statuetta per il miglior attore protagonista, Renato Carpentieri (La tenerezza), Antonio Albanese (Come un gatto in tangenziale), Nicola Nocella (Easy – Un viaggio facile facile), Alessandro Borghi (Napoli Velata), Valerio Mastrandrea (The Place).
Nelle cinquine per la migliore attrice non protagonista, Claudia Gerini (Ammore e malavita), Sonia Bergamasco (Come un gatto in tangeniale), Micaela Ramazzotti (La tenerezza), Anna Bonaiuto (Napoli velata), Giulia Lazzarini (The Place). Il miglior attore non protagonista sarà scelto tra Carlo Buccirosso (Ammore e malavita), Alessandro Borghi (Fortunata), Elio Germano (La tenerezza), Beppe Barra (Napoli velata), Giuliano Montaldo (Tutto quello che vuoi). Concorrono al premio per la miglior regia Jonas Carpignano, i Manetti Bros, Gianni Amelio, Ferzan Ozpetek (Napoli velata), Paolo Genovese.
“In queste candidature possiamo notare una forte diversità, ma sto studiando tutti i sistemi di voto dei premi mondiali per capire cosa aggiungere e cosa togliere – commenta la presidente e direttore artistico della Fondazione David di Donatello, Piera Detassis, con l’obiettivo di valorizzare il più prestigioso riconoscimento del cinema italiano-. Dobbiamo anche sfruttare meglio l’archivio, trasformandolo in materiale di formazione.”