Testa a testa per Paolo Sorrentino con il film E’ stata la mano di Dio e Gabriele Mainetti con Freaks Out, con ben 16 nomination ciascuno, nella corsa alla conquista delle ambite statuette dei David di Donatello. Li insegue, con quattordici nomination, Mario Martone per Qui rido io. Nella cinquina per aggiudicarsi il titolo di miglior film e miglior regia, anche Ariaferma di Leonardo Di Costanzo e il docufilm Ennio di Giuseppe Tornatore.
Gli oscar italiani del cinema saranno consegnati il prossimo 3 maggio dagli iconici studi romani di Cinecittà e trasmessi in diretta in prima serata su Rai 1, con la conduzione di Carlo Conti e Drusilla Foer .
Per conquistare il premio come miglior attrice protagonista si sfidano Swamy Rotolo (A chiara), Miriam Leone (Diabolik), Aurora Gioviazzo (Freaks Out), Rosa Palasciano (Giulia), Maria Nazionale (Qui rido io). Come miglior attrice non protagonista sono in corsa Luisa Ranieri e Teresa Saponangelo (E’ stata la mano di Dio), Vanessa Scalera (L’Aminuta), Cristiana Dell’Anna (Qui rido io). In lizza tra i protagonisti gli attori Elio Germano (America Latina), Silvio Orlando (Ariaferma), Filippo Scotti (E’stata la mano di Dio), Franz Rogowski (Freaks Out), Toni Servillo (Qui rido io). Tra i non protagonisti sono in gara Fabrizio Ferracane (Ariaferma), Valerio Mastandrea (Diabolik), Toni Servillo (E’ stata la mano di Dio,) Pietro Castellitto (Freak Out), Eduardo Scarpetta (Qui rido io).
La cerimonia di premiazione di questa 67esima edizione torna finalmente dal vivo dopo due anni di vuoto in sala, faticossissimi da gestire anche per una macchina da guerra come Conti. Che stavolta potrà contare anche sull’aiuto sul palco di Drusilla Foer, lanciata dal Festival di Sanremo. “Sarà una grande festa all’insegna dell’eleganza – assicura il direttore della prima rete Stefano Coletta -, per celebrare il cinema, rilanciare un settore divelto dalla pandemia, e stimolare il pubblico a tornare nelle sale, il modo migliore per godersi un film, con grandi ospiti, anche musicali, tante sorprese e novità”.
“Sono stati due anni complicati ma abbiamo resistito” commenta la presidente e direttore artistico del Premio, Piera Detassis, presentando la cerimonia online.
“E’ un evento, deve essere glamour – sottolinea Conti -, al mio fianco avrò una nobildonna senese, la genialità toscana arriverà sul palco con ironia, leggerezza e divertimento”. “Si riattivano i luoghi di cultura, e quindi di civiltà che ci salvano dagli orrori che ci circondano – gli fa eco Foer -. Ho sempre amato il cinema, le sale si riempiranno di nuovo, è l’aspetto vitale che scorre nel cinema”.
“La serata dei David sarà l’emblema della trasformazione dei mitici studi cinematografici romani – sottolinea il neo AD di Cinecittà, Nicola Maccanico -. Bisogna fare sistema per essere competitivi sui mercati internazionali, un luogo attrattivo per gli investimenti esteri con logiche industriali”.